Sappiamo quanto la novità e la lontananza “culturale” del consumo alimentare di insetti inneschi paure e fraintendimenti nel nostro quotidiano, anche alimentati da una certa politica. Di conseguenza sulle farine di grilli, locuste e affini i creatori di fake news hanno gran parte del proprio pane quotidiano. Così se a febbraio dello scorso anno girava sui social la finta etichetta di una merendina che tra i tanti ingredienti assurdi (come estratto di Amanita Phalloides, Polonio o spore di Clostridium botulinum) riportava anche la dicitura “farina di grilli”, a luglio del 2023 l’etichetta della Rainforest Alliance (la stessa in questione oggi) veniva accusata di indicare quei prodotti scelti da Bill Gates per vaccinare per via orale contro il Covid coloro che non volevano fare l’iniezione.
In questi giorni la tiritera ritorna: fantomatiche foto scambiate via social e Whatsapp indicherebbero di nuovo la ranocchia della certificazione Rainforest Alliance come colpevole di segnalare all’interno di determinati prodotti (il malcapitato è il cacao in polvere Nesquik, stavolta) la presenza di farina di insetti (per i più svegli, anche farina di rana) e, per altri, anche di un mix letale (ed esilarante) di insetti e vaccini mRNA.
La ranocchia verde, circondata dal testo “People&Nature Rainforest Alliance”, è il marchio scelto, appunto dalla Rainforest Alliance, organizzazione internazionale senza scopo di lucro che opera tra commercio, agricoltura e foreste nell’ottica di un’imprenditoria responsabile. L’alleanza mira a proteggere le foreste, migliorare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e delle comunità forestali, promuovere i loro diritti umani e aiutarli a mitigare e ad adattarsi alla crisi climatica. Al claim di #FollowTheFrog i consumatori vengono invitati a scegliere sugli scaffali i prodotti con la rana, che è un simbolo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel lavoro in aziende agricole e foreste (per questo è molto usuale trovarla sulla frutta esotica, come le banane, sul cacao o sul caffè).
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