Nonostante le preoccupazioni del caso e la necessità di essere, ora più che mai, ligi alle regole, la vita sta gradualmente tornando a una sorta di strana normalità. Con le dovute cautele, certo, ma i locali si stanno ripopolando di nuovo, specialmente i più fortunati con ampi spazi all’aperto. Le norme sono chiare: si deve indossare la mascherina per qualsiasi spostamento, dal pagamento in cassa al bagno, ma la si può togliere al tavolo durante la consumazione. Per garantire ancora più sicurezza, però, un’azienda toscana ha pensato di brevettare un sistema che consente alle persone di bere senza toglierla. Si chiama Drinksafe ed è un dispositivo che protegge prima, durante e dopo la consumazione, anallergico e di facile utilizzo. Una mascherina con valvola centrale dove poter inserire la cannuccia, sviluppata da tre imprenditori di Pontedera, in provincia di Pisa, Carlo Alberto Arzelà, Tristano Baldanzi e Stefano Bani.
Il dispositivo è riutilizzabile tramite accurata sterilizzazione, semplice ed economico (il costo si aggira attorno ai 5 Euro). Un sistema che permette di diminuire il distanziamento sociale, ritrovando il senso di convivialità e condivisione tipico della tavola. L’originale iniziativa potrebbe essere quindi un modo divertente, curioso e sicuro per godersi un aperitivo tra amici senza dover necessariamente stabilire delle distanze precise. La valvola è pensata per l’inserimento della cannuccia e non lascia passare aria, riducendo così al minimo il rischio di contagio: una volta usata, può essere smontata, disinfettata e conservata per un nuovo utilizzo. E si adatta facilmente a diverse tipologie di mascherine in commercio.
Non è la prima volta che realtà italiane si impegnano nella progettazione di dispositivi alternativi e riutilizzabili per consentire ai locali di tornare quanto prima alla normalità di un tempo. Fra i primi esempi, Soffio, lo scudo protettivo individuale pensato da un gruppo di designers, da indossare al momento del bisogno e togliere una volta finita la cena, tornando a portare la mascherina. Ancora una volta, un’invenzione a costo bassissimo (il prezzo è inferiore a 1 euro), divertente e su cui riflettere: in un periodo come quello attuale, nessuna idea è da scartare a priori, anzi qualsiasi soluzione che potrebbe aiutare le attività è da analizzare con cura anche se speriamo che la situazione sanitaria ed epidemiologica consenta ben presto di eliminare qualsiasi restrizione nei locali pubblici.
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