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Dopo le stelle arrivano le chiavi. Ecco la classifica dei migliori alberghi del mondo secondo la guida Michelin

Da uno a tre a seconda dell'eccellenza del soggiorno, speciale, eccezionale o unico. E tra i primi alberghi ad avere le Tre Chiavi, nove sono a Parigi. Ecco il nuovo simbolo Michelin e la guida che esce a partire da oggi

  • 08 Aprile, 2024

Dalle stelle alle… chiavi. L’atteso nuovo riconoscimento della guida Michelin, annunciato lo scorso autunno a Parigi in occasione della presentazione alla stampa internazionale de La Clef Michelin, la nuova guida degli alberghi, è arrivato. E così, se fino a ieri la selezione dei migliori è stata consultabile solo on line o sulla app, da oggi in poi ci sarà una guida dedicata e gli hotel saranno classificati con un simbolo – la chiave appunto, che è la vera novità -, da uno a tre a seconda del grado di eccellenza.

La guida dei migliori alberghi del mondo

Circa 5mila strutture in 120 paesi del mondo, che completano le 16mila nel settore della ristorazione. Gli alberghi sono segnalati nella Rossa già a la partire dagli anni Venti del Novecento, ma è a a ottobre scorso che Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle Guide Michelin, ha annunciato la nascita di una guida dedicata. Nel 2018 l’acquisizione di Tablet Hotels, un’agenzia di viaggi online (OTA) e piattaforma di prenotazione specializzata nella selezione e prenotazione di boutique hotel e alloggi di lusso con una forte vocazione architettonica, ha infatti allargato le prospettive (oggi è possibile prenotare direttamente dal sito Michelin) e dato lo spunto per ripensare completamente la selezione «con l’obiettivo di fornire a chi utilizza la Guida Michelin un’esperienza di viaggio completa. Sul nostro sito web e sull’app trovate un elenco in continua evoluzione dei ristoranti e degli hotel più straordinari del mondo. Tutto in un unico sito e tutto accompagnato da consigli e analisi del nostro team di selezione» leggiamo sulla presentazione pubblicata on line su guide.michelin.com.

I criteri per ottenere la Chiave Michelin

Tutte le 5mila segnalazioni presenti ad oggi in guida e in corso di aggiornamento continuo (circa 600 indirizzi in più ogni anno, come accade per i ristoranti) hanno caratteristiche che li rendono idonei e consigliabili agli utenti. Tra questi, secondo il giudizio del team di ispettori che negli ultimi quattro anni ha girato il mondo quasi in lungo e in largo e soggiornato in decine di migliaia di hotel di ogni genere, i migliori sono contraddistinti da una a tre chiavi, a denotare un soggiorno speciale, eccezionale o unico. Anche in questo caso l’assegnazione del riconoscimento dipende da cinque criteri universali: eccellenza nell’architettura e nel design, qualità e solidità del servizio, personalità e carattere, coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta, rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova.

E non è detto che i migliori siano anche i più costosi: «Ci sono hotel animati e hotel tranquilli, hotel urbani e hotel in mezzo al nulla, hotel di design e hotel classici… Ci sono castelli, ostelli, tende e ryokan, alberghi con 200 camere in cima a un grattacielo e indirizzi con 2 camere ospitate in un’antica torre di guardia. Ciascuno di essi potrà meritare la Chiave Michelin» leggiamo ancora sul sito.

Le Tre Chiavi di Parigi e Francia

Le chiavi vengono annunciate paese per paese a cominciare da Francia, Italia, Spagna e alcune località degli Stati Uniti. Già note le Tre Chiavi di Parigi, 9 su un totale di 24 in tutto il Paese, mentre gli hotel 1 Chiave sono 127 indirizzi e i 2 Chiavi 38. Nella Ville Lumière al top della classifica ci sono Le Meurice, La Réserve, Four Seasons George V, Ritz Paris, Le Bristol, Cheval Blanc, Saint James Paris, Villeroy, Plaza Athénée. E ora aspettiamo l’Italia.

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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