Sarà un lussemburghese a presiedere i lavori per la prossima Pac: Christophe Hansen, 42 anni e membro del Ppe, è il nuovo commissario dell’Agricoltura europeo, che succede al polacco Janusz Wojciechowsky. Il neonominato avrà anche la competenza della parte food che prima faceva capo al commissario della salute.
Laureato in geoscienze, scienze ambientali e gestione dei rischi, Hansen dal 2019 è stato relatore del Parlamento europeo per l’accordo commerciale post-Brexit con il Regno Unito. Non si è mai occupato attivamente di agricoltura, ma è stato portavoce della Commissione Ambiente, clima e biodiversità del Parlamento lussemburghese. Di sicuro non viene da un Paese troppo rilevante per la produzione agricola: il Lussemburgo è penultimo tra i 27 Stati membri. Tra i compiti più importanti a cui è chiamato, c’è la costruzione della Pac post 2027, oltre a cercare una soluzione per placare gli animi degli agricoltori dopo le proteste dello scorso anno. Inoltre, come ha ricordato la presidente Ursula von der Leyen, nella sua lettera di incarico, Hansen dovrà occuparsi «del raggiungimento degli obiettivi climatici per il 2030 e della neutralità carbonica entro il 2050». Infine, avrà il compito di organizzare «la prima edizione dell’annuale Youth Policy Dialogues entro i primi cento giorni dall’incarico».
L’Italia “manda” in Europa Raffaele Fitto (FdI) che lascia l’incarico di ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnrr per diventare vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Come ha comunicato von der Leyen, Fitto insieme al commissario per l’Economia Valdis Dombrovskis, l’italiano Fitto avrà il compito di «realizzare le riforme e gli investimenti concordati stabiliti nei Pnrr dei Paesi Ue entro la scadenza del 2026: una sfida significativa e richiederà sforzi costanti da parte di tutti i Paesi e della Commissione». Fitto è uno dei sei vicepresidenti esecutivi scelti da von der Leyen per la nuova Commissione, dove figurano anche la spagnola Teresa Ribera, la finlandese Henna Virkkunen, il francese Stéphane Séjourné, la estone Kaja Kallas e la romena Roxana Minzatu. Esulta la premier Giorgia Meloni: «L’Italia torna finalmente protagonista in Europa».
<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
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