È il ristorante storico di Torino, in piazza Carignano dal 1757, il posto riservato per Cavour rimasto come nell’800, una cucina sabauda di rigore. Ma anche Del Cambio in questo 2025 cambia: lo chef Matteo Baronetto, una stella Michelin, tre Forchette del Gambero Rosso, che da 10 anni guida la cucina e ha introdotto anche in un locale di tradizione la formula- molto apprezzata – della chef table nella annessa Farmacia del Cambio, passa la mano al suo sous chef Diego Giglio, da anni valido braccio destro. Il successore ideale di Baronetto, perfettamente inserito nella brigata e nella filosofia della cucina. Matteo Baronetto resterà comunque legato alla famiglia dell’imprenditore Michele Denegri e si trasferirà in un nuovo locale acquisto da Denegri, di cui ancora non viene rivelata la location, ma si rumoreggia sarà molto centrale.
La cucina potrebbe continuare la collaudata linea del Cambio ma anche puntare a una maggiore creatività, in un concept più innovativo, a quanto si dice, ma staremo a vedere. Baronetto è uno chef talentuoso, ha alle spalle esperienze importanti (prima di Del Cambio con Cracco a Milano), ha riscosso un gran successo con i piatti classici – e sempre i più richiesti- dal vitello tonnato, agli agnolotti alla finanziera, ma è aperto a innovazioni, e deus-ex-machina con i giornalisti Luca Iaccarino e Stefano Cavallito di Buonissima, kermesse del food che porta a Torino protagonisti d’eccellenza e nuove tendenze. Il suo nuovo ristorante le riprenderà?
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