Notizie / Attualità / Un caffè nel cimitero: può esistere un luogo più insolito per una pausa?

Attualità

Un caffè nel cimitero: può esistere un luogo più insolito per una pausa?

Nel cuore di un cimitero storico di Berlino, il Café Finovo accoglie i visitatori con torte fatte in casa, trasformando un luogo di memoria in uno spazio di incontro e riflessione

Berlino ha la straordinaria capacità di trasformare i luoghi più impensabili in spazi di socialità. Non stupisce quindi che tra le sue innumerevoli caffetterie si trovi anche un piccolo locale incastonato in un cimitero. Il Café Finovo si trova all’interno dell’Alter St.-Matthäus-Kirchhof, un cimitero storico nel quartiere di Schöneberg, noto per essere il luogo di riposo di personaggi illustri come i fratelli Grimm. Ma non solo: il cimitero ospita anche numerose personalità del mondo della cultura, dell’arte e della comunità LGBT, facendo di questo luogo un punto di riferimento per chi cerca uno spazio di memoria e accoglienza. Aperto nel 2006, il Café Finovo è stato il primo caffè cimiteriale della Germania.  Nato con l’intento di valorizzare e mantenere vivo il cimitero, il caffè è stato fondamentale per restituire alla comunità un luogo che altrimenti rischiava l’abbandono.

Un fenomeno in crescita: i caffè nei cimiteri berlinesi

Il Café Finovo è molto più di un posto insolito dove bere caffè: è un vero e proprio punto di riferimento per la comunità locale. Il menù punta su ingredienti biologici e prodotti da forno artigianali, con un’attenzione particolare alla tradizione dolciaria tedesca. Tra le specialità, spiccano la Käsekuchen (cheesecake tedesca), la torta di mele e la leggendaria torta con quark, mandarini e meringa. L’atmosfera è accogliente, con arredi semplici e un piccolo giardino esterno che permette di gustare il proprio caffè tra alberi secolari e antiche lapidi. Oltre alla sua offerta gastronomica, il Café Finovo è parte di un fenomeno più ampio che ha reso Berlino la città con più caffè nei cimiteri al mondo: se ne contano almeno sette, tra cui la Kaffeebar Jacobi, con vista sul St. Jacobi-Friedhof. Inoltre, nuove aperture sono già in programma, segno di un fenomeno in continua espansione. La trasformazione degli spazi inutilizzati nei cimiteri – vecchie cappelle, uffici in disuso o fioristi chiusi – in luoghi di aggregazione rappresenta un’opportunità per conservare e valorizzare questi luoghi storici.

Un luogo di memoria e di vita

Gli eventi culturali e gli incontri che si tengono al Café Finovo contribuiscono a rafforzare il legame con il quartiere: letture di poesie, piccoli concerti strumentali e momenti di incontro dedicati alla storia di Berlino e ai suoi personaggi più celebri sono parte integrante della vita del caffè. Ogni venerdì, al piano superiore del locale, viene organizzato un incontro in memoria di un defunto dopo le onoranze funebri, come da tradizione tedesca. Alle pareti e sui tavoli si trovano fotografie, volti di giovani scomparsi e star, drag queen, immagini tratte dai libri dei Grimm e oggetti che legano passato e presente. Il cimitero ospita le sepolture di figure significative della comunità LGBTQ+, tra cui Ovo Maltine, nome d’arte di Christoph Josten, attivista e artista di cabaret noto per il suo impegno per la consapevolezza e il supporto alle persone affette da HIV. Membro delle Schwestern der Perpetuellen Indulgenz, Ovo Maltine ha lasciato un segno indelebile nella scena queer berlinese, e la sua tomba è diventata un punto di riferimento per chi vuole rendere omaggio alla sua eredità culturale e sociale. Questa connessione tra memoria e comunità rende il Café Finovo non solo un luogo di incontro per le persone del quartiere, ma anche un simbolo di resistenza e celebrazione dell’identità queer.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset