Una decisione che «avrà un impatto positivo sulla spesa alimentare di molti italiani che, sempre di più, fanno fatica ad arrivare a fine mese». Ha commentato così, Barilla, la scelta di abbassare i prezzi fino al 31 dicembre 2024. Un taglio dal 7 al 13% su pasta, biscotti, pane e dolci, annunciato proprio nel bel mezzo di una crisi inflazionistica che sembra inarrestabile.
«Si tratta di una grande operazione che riguarderà non solo i famosi Spaghetti n. 5, ma gran parte dell’assortimento della pasta» fa sapere l’azienda in una nota, «poi ci sono molti prodotti Mulino Bianco, merendine, pani, ma anche alcuni articoli Pavesi come le Gocciole, brandi di proprietà del gruppo». Una mossa pensata per andare incontro alle esigenze del pubblico, che mai come in tempo di crisi deve far quadrare i conti.
Parliamo, naturalmente, di un grande gruppo, che può permettersi di prendere decisioni simili, al contrario di aziende più piccole che faticano di più. I ribassi per Barilla, comunque, inizieranno a partire da febbraio su tutto il territorio nazionale: «Riteniamo che questo ben rappresenti il senso di responsabilità con il quale Barilla opera da sempre».
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