Lo street food è una delle tendenze gastronomiche più rimarchevoli degli ultimi vent’anni. Poi, si sa, c’è sempre qualcuno che esagera. E mette in piedi un festival gastronomico in grande stile all’improvviso, bloccando una strada nel pieno svolgimento delle sue funzioni, che se non ricordo male sono far transitare i veicoli nel modo più rapido possibile.
Eppure a due sposi della provincia di Salerno doveva essere sembrata una buona idea: fàmolo strano, fàmolo in strada. I due, con la complicità di testimoni, parenti e amici, incravattati e taccododicizzati, hanno allestito un banchetto in mezzo alla strada che porta alla vicina San Valentino Torio, con tavoli, decorazioni e la promessa di abbondanti vettovaglie – su questo in Campania si sa che non si fanno certo guardare indietro. Un video postato da un automobilista bloccato dal rinfresco a cavallo delle carreggiate e rilanciato da un deputato campano di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, mostra il traffico bloccato, camion e auto fermi, una folla di persone diversamente ben vestite che si dispone perpendicolarmente rispetto al teorico flusso dei mezzi per impedire a chiunque di passare. Quel che stupisce è che apparentemente nessuno degli ingorgati sembra innervosito o strombazzante per il flash mob nuziale, forse perché sorpresi o divertiti o rassegnati. O forse perché tra gli invitati si vedono molti sbracciarsi e rivolgere eloquenti inviti agli automobilisti per approfittare del baccanale. Un’insolita partecipazione orale con cui i disturbatori contano di captare la benevolenza delle persone bloccate, non si sa con quale risultato. Una tartina val bene un ingorgo?
I commenti dell’automobilista bloccato
L’happening in realtà dura un pugno di minuti. Il video si interrompe con l’immagine di tre donne che sollevano il tavolo per rimuoverlo dalla sede stradale, mentre gli invitati sembrano tornare ciascuno alla propria auto. La festa è finita, andate in pace. Insomma, tre minuti in tutto di carnevalata buoni per qualche foto per l’album nuziale, per racconti che si coloriranno negli anni di dettagli inventati, per le risate dell’inventore della burla. E per l’indignazione a basso costo del deputato Borrelli, che chiede alle forze dell’ordine di risalire all’identità dei responsabili, confondendo la fede nuziale con la fedina penale. “Queste scene – scrive il politico – fanno male al nostro territorio, diffondendo in tutto il mondo un’immagine che non rispecchia la maggioranza delle persone che rispettano le regole e hanno cura dei beni comuni, l’esatto opposto della gentaglia ritratta in questo video”. Parole forti, forse un po’ esagerate per quella che a me appare una piccola cosa di pessimo gusto, per dirla alla Gozzano. E anche nei commenti ai post del video caricati sui social chi si indigna è in pari numero rispetto a chi ridacchia, a quelli che dicono “al Nord non accadrebbe” risponde chi pensa che un po’ di folclore (no, non ho detto orrore) non ha mai fatto male a nessuno.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli
In ogni caso, cari ragazzi, la prossima volta non è meglio che vi spostiate sulla vicina Salerno-Reggio Calabria? In una domenica d’estate particolarmente fortunata potreste sperare di fare l’intero pranzo di matrimonio in mezzo alla carreggiata senza far perdere un solo minuto a nessuno. Si chiama ottimizzazione.
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