Far fronte al caro spesa: ecco la missione della card solidale, distribuita da Poste italiane e attiva a partire dal 18 luglio 2023. Un contributo governativo per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, previsto dalla legge di Bilancio con l’istituzione di un fondo specifico di 500 milioni di euro. A riceverlo, 1.3 milioni di famiglie italiane.
Una mossa governativa già anticipata in una puntata della trasmissione “Dritto e Rovescio” da Francesco Lollobrigida, che su Rete 4 aveva annunciato l’arrivo della card per aiutare le persone in difficoltà, disponibile per circa un milione e mezzo di famiglie. Stando ai calcoli, a partire dal 18 luglio saranno 1.3 milioni di famiglie a ricevere la carta, una tessera Postepay elettronica prepagata e ricaricabile, che conta 382.50 euro da destinare all’acquisto di beni alimentari. Sono i Comuni a inviare le comunicazioni ai beneficiari, che possono poi ritirare le carte presso gli Uffici postali della zona.
Ma chi può usufruire della carta? Due i requisiti necessari: l’iscrizione all’Anagrafe della popolazione residente e la titolarità di una certificazione Isee ordinario, con indicatore non superiore ai 15mila euro l’anno. Esclusi dal contributo, invece, tutti i nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di sostegno.
La carta non può essere rilasciata, poi, neanche nel caso in cui uno dei componenti della famiglia sia percettore di indennità mensile di disoccupazione o indennità di mobilità, cassa integrazione e qualsiasi forma di integrazione salariale erogata dallo Stato.
Si parte il 18 luglio, data molto attesa da tante famiglie italiane: del resto, stiamo parlando dell’inflazione alimentare più alta da 40 anni a questa parte in Italia, come ha registrato Coldiretti, e quindi l’estate a tavola più cara da decenni. Secondo Coldiretti, in particolare il numero di bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per mangiare ha superato quota 630mila, mentre per gli anziani sopra i 65 anni si parla di 356mila persone.
“La card per la spesa alimentare è importante ma è anche necessario favorire l’acquisto di prodotti alimentari made in Italy”, specifica il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “in modo da sostenere l’economia e il lavoro nei territori aiutando la ripresa del Paese e la sua resilienza”.
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