È certamente l’impatto scenografico della struttura galleggiante progettata da una coppia di architetti svedesi la prima qualità dell’Arctic Bath Hotel che colpisce l’attenzione. Ma l’idea perfezionata nel corso dell’ultimo decennio è oggi una realtà che si prefigge l’obiettivo di raccontare il valore della sostenibilità ambientale, pur in un contesto orientato all’ospitalità e all’intrattenimento.
E infatti l’Arctic Bath Hotel, che ha aperto le porte ai primi clienti alla metà di gennaio, è destinato a diventare rapidamente un’attrazione esclusiva per chi ha in programma un viaggio nella Lapponia svedese, all’inseguimento dell’Aurora Boreale. La struttura a 5 stelle, che porta la firma degli architetti Bertil Harstrom e Johan Kauppi, è unica nel suo genere e per completarla c’è voluto più di un anno: “ormeggiato” sul fiume Lule, in località Harads, l’edificio circolare è intrappolato nel ghiaccio durante l’inverno, mentre in estate galleggia sull’acqua, evocando il tradizionale metodo di trasporto dei tronchi tagliati nella foresta, affidati alla corrente del fiume per essere consegnati a destinazione, lungo la costa.
E di tronchi in legno “intrecciati” tra loro è ricoperto il corpo circolare dell’albergo, che ospita gli spazi comuni e si apre al centro su una corte, con vasca termale en plein air. Ai servizi della spa, secondo la tradizione dei Paesi scandinavi, è dedicato ampio spazio, con saune, docce e vasche indoor e outdoor, cromoterapia, sale massaggi e palestra. Mentre le stanze, 12 in tutto, sono ospitate in strutture separate, comunque adagiate sull’acqua, accessibili tramite ponti pedonali che le collegano alla riva.
Assicurarsene una significa sborsare almeno 600 euro per notte, ma la spesa è ripagata dalla vista sul cielo stellato (ma in estate l’attrazione principale è il sole di mezzanotte). Nell’ottica di offrire agli ospiti un’esperienza fondata sulla cura per la mente e per il corpo, però, all’esercizio fisico (numerose sono le attività proposte, dalla pesca sul ghiaccio al ciclismo sulla neve) e al pacchetto benessere delle spa è associato anche un progetto di ristorazione coerente.
Il ristorante dell’Arctic Bath – a disposizione per gli ospiti della struttura, ma pure per i clienti esterni, previa richiesta via email – ha l’obiettivo di celebrare i prodotti del territorio artico: il menu cambia quotidianamente, e propone cinque portate realizzate con gli ingredienti a disposizione, ispirate alla tradizione Sami, ma ripensate in chiave moderna. Dunque in tavola arrivano carne di gallo cedrone affumicata, agnello dai pascoli a 10 chilometri dall’albergo, dolci a base di miele, bacche ed erbe spontanee locali come l’angelica o la senape. E poi renna, pesce d’acqua dolce, formaggi freschi prodotti sul territorio, protagonisti anche a colazione, con una selezione di pani tradizionali e carni affumicate. A condurre il progetto gastronomico ci sono Kristoffer Astrom e Maarten De Wilde, il primo da tempo impegnato a recuperare le tradizioni culinarie della cultura Sami, riscoprendone tecniche di cottura e trasformazione dei prodotti.
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