Notizie / Attualità / Grazie a due bergamaschi è stata riscoperta una ricetta di trecento anni fa: l’anedrotto

storie

Grazie a due bergamaschi è stata riscoperta una ricetta di trecento anni fa: l'anedrotto

Alla taverna bergamasca Taiocchino si ripercorre al storia culinaria di un territorio attraverso ricette ormai dimenticate come ad esempio l'anedrotto. Ecco di cosa si tratta

  • 22 Novembre, 2023

Ci sono locali che propongono piatti contemporanei e originali, c’è chi invece guarda lontano nel passato per riportare sapori dimenticati sulle tavole del proprio ristorante. Così da Taiocchino, una taverna bergamasca di recente apertura, si affiancherà a una cucina fatta di piatti della tradizione, ricette recuperate da documenti storici o tramandate oralmente. L’anedrotto sarà il piatto con oltre trecento anni di storia che darà inizio a questo progetto portato avanti dal Elisa Taiocchi e suo marito Ovidiu Barbieru, proprietari del locale.

Una ricetta del 1700

La pietanza, è un’anatra ripiena la cui preparazione è descritta ne Il Cocho bergamasco alla Casalenga, un manoscritto dall’autore sconosciuto databile tra il XVII e il XVIII secolo. L’anatra viene riempita con pane ammollato nel latte e uova, grana, insieme alle sue frattaglie fatte soffriggere insieme a cipolle, carote, sedano e aglio. Dopo averla rosolata con rosmarino e chiodi di garofano, viene infornata con brodo e vino bianco. Al termine della cottura il piatto viene servito con sette diversi contorni, a richiamo dell’opulenza dei banchetti nobiliari dell’epoca dove l’anatra era uno dei cibi più ricercati.

Il patrimonio della storia

“Accanto alle ricette ‘della nonna’ leggermente modernizzate, abbiamo voluto dare vita a questo percorso di ricerca e divulgazione gastronomica”, spiega Elisa Taiocchi. Insieme a suo marito ha voluto mettere in evidenza l’importanza di recuperare la storia del territorio “perché crediamo profondamente che il bagaglio culturale di un popolo passi anche dalla storia di cosa nei secoli si è succeduto sulle tavole di case, locande, taverne e corti”, afferma Elisa che aggiunge: “Con questo progetto intendiamo restituire ai bergamaschi, attraverso il loro palato, una visione più ampia delle loro tradizioni, incluse quelle scomparse”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: dpo@class.it

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset
Tipologia