A Vinitaly esordio per il Prosecco Superiore Bisol1542 a dieci gradi

In collaborazione con Bisol1542

Sono passati ormai poco più di 10 anni da quando la storica azienda Bisol1542 è entrata nel Gruppo Lunelli, portavoce dell’eccellenza del bere italiano nel mondo. Forte dei numerosi riconoscimenti raccolti in questi due lustri, il brand veneto arriva a Vinitaly con due nuovi Prosecco Superiore: Rive di Campea 2024 Extra Brut e I Gondolieri 2024 Brut.

Una rivoluzione cominciata 10 anni fa

È l’ultima tappa di una vera e propria rivoluzione partita nel 2014 e che ha determinato, dopo un primo periodo di ascolto del territorio e di studio dell’eredità aziendale, una riqualificazione agricola, metodologica e produttiva dei vigneti, dei protocolli di vendemmia, della stilistica vinicola e dell’ospitalità.

Un rilancio proseguito nel 2018, con una nuova immagine di marca, e continuato col rinnovo degli spazi dedicati all’accoglienza nel 2021, cui è seguita la realizzazione della nuova “Cantina dei Cru”: situata nei sotterranei dell’azienda, ospita 16 vasi vinari e 20 autoclavi per piccole produzioni taylor made, fondamentali per vinificare separatamente, dopo una accuratissima selezione, i mosti delle particelle più vocate della denominazione e trasformarli in bollicine fortemente distintive.

Per la prima volta un Prosecco Superiore Brut a 10 gradi

«A Vinitaly 2025 ci presenteremo con un nuovo, unico, grande stand per tutti i marchi del Gruppo Lunelli all’interno del Padiglione 3», dichiara Matteo Lunelli, presidente di Bisol1542 e Ceo del Gruppo Lunelli. Con riguardo a Bisol1542, aggiunge, «siamo fieri delle due nuove creazioni che i nostri ospiti potranno degustare in anteprima assoluta. Dall’acquisizione di Bisol1542, continuiamo a promuovere il Prosecco Superiore di Valdobbiadene come uno dei migliori simboli dell’enologia italiana nel mondo.

La nuova etichetta Rive di Campea 2024 Extra Brut ritrae alla perfezione le peculiarità di questa specifica zona delle meravigliose colline, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con le sue pendenze eroiche e la sua complessità». L’altra novità riguarda I Gondolieri 2024, «il Prosecco Superiore Brut con il minor grado alcolico della denominazione, per la prima volta a 10 gradi», spiega Lunelli. «Questa creazione – continua – frutto di un percorso di ricerca da parte di tutto il team, testimonia il costante impegno di Bisol1542 nell’innovazione volta al miglioramento continuo, per andare incontro al crescente desiderio dei consumatori per vini di alta qualità, senza zuccheri aggiunti, sostenibili, autenticamente territoriali e, soprattutto, a ridotta gradazione alcolica».

Un mix di storia e futuro

Un indirizzo chiaro che sposa la storia con l’avvenire. Da una parte, un brand di grande prestigio e tradizione: Bisol1542 trasmette l’eredità di un racconto antico, nato tra le colline eroiche di Valdobbiadene. Le prime tracce che attestano la presenza della famiglia Bisol come viticoltori a Santo Stefano di Valdobbiadene risalgono infatti al 1542. Da quel momento, l’azienda è rimasta indissolubilmente legata a questo territorio unico al mondo e alla cura dei vigneti che vi crescono. Dall’altra parte, uno sguardo rivolto al futuro: come emerge dalle due etichette che saranno presentate al Vinitaly, Bisol1542 è capace di fondere la tradizione con l’avanguardia, realizzando dei Prosecco Superiore audaci nella tecnica e nella visione, simbolo di italianità, ma aperti al gusto contemporaneo.

I Tre Bicchieri al Molera Extra Dry

È anche grazie a questa capacità che l’azienda veneta ha conquistato i Tre Bicchieri della guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso con il Molera Extra Dry 2023, etichetta iconica delle colline eroiche che guardano Venezia.

«Siamo orgogliosi che ai molti riconoscimenti internazionali che hanno scandito i nostri ultimi mesi si siano aggiunti anche i Tre Bicchieri», sottolinea ancora Matteo Lunelli. «Con questo storico successo Bisol1542 si conferma firma al vertice del Prosecco Superiore, ridando lustro a cinque secoli di presenza a Valdobbiadene e valorizzando l’impegno profuso in questo decennio in cui abbiamo fatto significativi investimenti in campagna e in cantina e abbiamo compiuto un percorso di crescita nel solco di quell’eccellenza che da sempre definisce la cifra delle aziende parte del Gruppo Lunelli».