L'evento
Si chiama Cibus ed è una delle manifestazioni più attese dai professionisti del settore del food and wine. Si svolge naturalmente a Parma, eletta dall'Unesco “Città creativa per la gastronomia”, un luogo che affonda le sue radici culinarie in tradizioni antiche e tramandate in secoli di storia. Un Salone, un luogo di scambio e confronto, un'occasione per porre nuovamente l'accento su diversi aspetti del settore agroalimentare, dall'ecosostenibilità alla lotta allo spreco, passando per la biodiversità e la sicurezza alimentare: tutto questo – e anche di più – è Cibus, che in questa edizione post Expo2015 si arricchisce di novità.
Sono 130mila i metri quadri occupati dal salone nel quartiere fieristico della città, distribuiti su vari livelli. Quest'anno una nuova sala sarà interamente dedicata ai prodotti freschi e una sezione riservata all'ittico. “Alzeremo l'asticella con il Global Forum voluto dalla Comunità Europea e dalla Regione Emilia Romagna sui temi dell'innovazione e della sicurezza alimentare”, ha aggiunto Antonio Cellie, amministratore delegato dell'ente fieristico. Altra novità è che ad accogliere i visitatori all’ingresso ovest della fiera sarà l’ex Padiglione di Expo 'Cibus è Italia', interamente ricostruito e allestito al centro dei parcheggi rinnovati. “Cibus è una fiera in continua crescita per il volume d'affari che genera, per notorietà internazionale e come numeri: gli espositori aumentano dell'11% rispetto alla precedente edizione e i metri quadrati lordi dell'8%”, ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma.
Il programma
Convegni, laboratori, dimostrazioni pratiche, dibattiti ed eventi nell'evento: il programma di Cibus è ricco e denso, per un totale di 4 giorni all'insegna del cibo di qualità, dai macchinari al prodotto finito. Fra i diversi temi affrontati durante la manifestazione, quello dei buying office, in occasione dei 60 anni di Anibo (Associazione Nazionale Italiana Buying Office), che da anni offre un servizio per gli acquirenti esteri trattando quasi tutte le categorie merceologiche, agroalimentare compreso. Con i responsabili della società, durante la prima giornata della fiera verrà affrontata in lingua inglese l'annosa questione dell'italian sounding e della valorizzazione del made in Italy all'estero.
Altro dibattito di rilievo è quello sull'educazione alimentare nelle scuole, tema caldo nel settore che, soprattutto nell'ultimo anno, grazie all'Esposizione, ha richiamato sempre più l'attenzione del pubblico. E ancora spazio a convegni sull'Alimentazione 3.0, per fornire agli addetti del settore una panoramica sui temi fondamentali degli Ogm, commodities, alimenti funzionali e nutraceutica. Farine, grani antichi, cibo biologico, vini naturali, biodinamici, lievitazione naturale, allergie alimentari e molti altri i focus di Cibus 2016, un evento rivolto esclusivamente al pubblico dei professionisti del food, retail e Ho.Re.Ca nazionale ed estero.
Oltre ai colloqui B2B ed eventi che fungono da approfondimenti del settore, la fiera propone un interessante programma di contorno tra show culinari e presentazioni.
Curiosità. Cibo halal, kosher e Fuorisalone
E uno spazio sarà dedicato pure ai prodotti certificati halal, per i consumatori musulmani, e kosher, che affiancheranno i comparti storici di Cibus. Mentre il città dal 30 aprile al 20 maggio andrà in scena un Fuorisalone ricco di appuntamenti. Tra questi anche la mostra di street art Cibus in fabula, in vendita presso l'Ospedale Vecchio per l'asta benefica in favore di Oxfam e il diritto all'acqua. E poi degustazioni, spettacoli, laboratori per bambini.
Cibus 2016 | Parma | viale delle Esposizioni, 393 a | 9-12 maggio 2016 | www.cibus.it/
a cura di Michela Becchi