Quale migliore pubblicità di un articolo sul più famoso giornale del mondo? Il New York Times ha scritto un lungo approfondimento sulla famiglia Roscioli, che a breve aprirà il suo primo ristorante all’estero a New York, più precisamente a SoHo. “A Culinary Roman Empire’s Next Conquest? Manhattan” questo il titolo dell’articolo che racconta ai newyorkesi cosa aspettarsi dal nuovo locale dei Roscioli, descritti come gli “artefici di alcuni dei migliori piatti d’Italia”. È una sorta di cerchio che si chiude per la famiglia, visto che Franco decise di aprire il loro primo locale a Roma dopo un viaggio in Wisconsin, da cui tornò con margarina e un affettatore industriale di pane.
Il New York Times celebra la famiglia Roscioli
“Da decenni, chi è alla ricerca del miglior cibo di Roma finisce tra le braccia della famiglia Roscioli. Tra l'antico quartiere ebraico e il mercato di Campo de' Fiori, i discendenti di Marco e Franco Roscioli gestiscono quattro attività, ognuna delle quali si distingue nel proprio settore: un panificio, una pasticceria, un'enoteca e una salumeria che funge anche da ristorante e che è diventata una delle tavole più ambite della città”. L’attacco dell’articolo racconta così il piccolo impero della famiglia Roscioli, che ha costruito una vera e propria fortezza culinaria nel centro di Roma: il primo locale è stato l’Antico Forno – recentemente ristrutturato – a cui è seguita la Salumeria con la sua proposta unica e sfaccettata, il Caffè, famoso per i suoi club sandwich, e la Rimessa, che offre anche la formula Wine club firmata da Gaetano Saccoccio e Alessandro Pepe, che seguirà la nuova apertura di New York.
La decisione di espandere il business all’estero non è arrivata all’improvviso: Alessandro, 53 anni, Pierluigi, 49 anni, e Maria Elena, 29 anni – che si è recentemente unita all'azienda di famiglia – hanno da tempo coltivato connessioni con chef di tutto il mondo e costruito una forte presenza sui social media. Frank Falcinelli, un ristoratore di Brooklyn, per descrivere l’influenza del marchio ha detto che “i Roscioli sono il Kevin Bacon dei ristoranti, tutti hanno un legame con loro”. C’è il loro zampino dietro a tante delle tendenze culinarie italiane partite negli Stati Uniti, come quella della burrata, della cacio e pepe o dei maritozzi, che sono diventati popolari sui social media proprio grazie al marchio romano nel 2016.
La nuova apertura di Roscioli a New York
Tra gli aspetti più esaltati dall’autrice dell’articolo – la giornalista Julia Moskin – la capacità dei Roscioli di estendere il raggio d’azione oltre l’Italia con la loro ricerca sui prodotti, che spazia dagli spirits giapponesi fino alle conserve spagnole, e quella di proporre al pubblico della città vini francesi e prodotti spagnoli accanto alla tradizione romana. “In Italia i produttori di cibo e vino sognano di essere inclusi nella curatissima selezione di centinaia di carni e formaggi e migliaia di vini” scrive il NY Times per spiegare l’influenza della famiglia sulla scena gastronomica italiana e internazionale, ponendo però un problema fondamentale per la versione a stelle e strisce di Roscioli: a New York la sfida sarà replicare la qualità delle materie prime che, come spiega il supervisore alle importazioni in Usa di Eataly e dell’Antico Vinaio Zach Allen, a causa dei trattamenti termici e delle procedure imposte dal Dipartimento dell'Agricoltura a volte perdono il sapore originale.
Per questo motivo una soluzione potrebbe essere affidarsi a produttori locali che replichino le specialità italiane, come avviene per esempio con la Sbriciolona dell’Antico Vinaio, ingrediente principale del panino più venduto nella sede di New York. Alessandro Pepe ha assicurato che gli ingredienti principali per le storiche paste proverranno da Roma, anche se stanno costruendo rapporti con produttori statunitensi. Il nuovo locale di SoHo verrà impostato sul modello originale, con bottega e wine bar al piano terra e ristorante nel seminterrato, il tutto inserito in una casa a schiera in mattoni del diciannovesimo secolo in una delle zone più modaiole della Grande Mela. L’idea di trasformare la salumeria di Roma in un ristorante è nata proprio a New York, all’angolo tra Prince Street e Broadway, quando Pierluigi visitò il Dean & DeLuca, che aveva ingredienti di prima qualità provenienti da tutto il mondo ma anche cibi pronti da gustare ai tavoli allestiti tra gli scaffali. Quella della famiglia Roscioli e gli Stati Uniti era quindi una storia destinata ad avere un nuovo capitolo, che è stato introdotto al meglio dal New York Times.