“Le orecchiette Nunzia te le lancia addosso”. Il dissing barese tra Miss Fritty, Mama Marjas e Serena Brancale. Tutta colpa di "Baccalà"

23 Apr 2024, 17:40 | a cura di
Dopo il successo di "Baccalà", la canzone di Serena Brancale, si è scatenato il dissing di alcune artiste della scena musicale pugliese che hanno criticato Brancale con versi a suon di cibo.

Si sta consumando una battaglia nelle retrovie musicali pugliesi a suon di baccalà, cozze arraganate, orecchiette, seppie ripiene, e non tutti se ne sono accorti. Nelle ultime settimane è diventato virale sui social il brano “Baccalà” della cantautrice e musicista pugliese Serena Brancale, un pezzo diventato talmente famoso – al momento il reel originale registra oltre 5 milioni di visualizzazioni – che anche Annalisa, nota cantante italiana, ha voluto Brancale sul palco per cantare con lei il pezzo. Fino a qui tutto bene.

Il dissing contro Serena Brancale

Ma il successo, specie sui social, può avere un prezzo alto. E così dopo qualche giorno qualcuno ha avanzato il sospetto che il pezzo potrebbe essere un plagio della canzone spagnola “Peluca” di Dillon Francis & Good Times Ahead (feat. DJ Aaar & Zairah), uscita prima della pubblicazione di “Baccalà”. La questione ha creato immediatamente hype e scaldato gli animi di alcune artiste del mondo musicale hip hop, rap e reggae nella fattispecie di Miss Fritty e Mama Marjas che sono andate giù di dissing con dei reel su Instagram diventati anch’essi virali.


La critica fatta a Serena Brancale, tra le barre, è quella di non essere originale, di non appartenere veramente alla cultura musicale della strada pugliese che loro, Miss Fritty in particolare, bazzicano da molti anni, e di aver copiato uno stile proprio da loro che si ritengono le madri della musica veicolata anche con testi in dialetto pugliese.

Il cibo: l’alfabeto dell’underground musicale pugliese

La cosa che stupisce di più è che il cibo è sempre presente e viene usato come metro per spiegare le radici e le tradizioni di un posto. Serena Brancale parla delle mogli baresi che cucinano il baccalà, Miss Fritty nel suo dissing “Gelatine”, nomina le orecchiette di Nunzia (“A Bari vai solo dove vanno i turisti, per questo le orecchiette Nunzia te le lancia addosso”) la signora della strada delle orecchiette di Bari diventata simbolo della tradizione culinaria pugliese.

 

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Il dissing di Miss Fritty, poi, punta anche sul cous cous e quando critica dice: «Vuoi fare l’araba? Ma ne devi mangiare di cous cous», passa anche a nominare Rosy Chin, chef italo-cinese, una delle ultime concorrenti del Grande Fratello: («Si sente che sei di Ceglie, il dialetto di Bari Vecchia Rosy Chin lo parla meglio»). «Per essere come me devi mangiare parecchie teglie», cita in un passaggio Miss Fritty criticando l’aspetto fisico di Brancale ritenuto finto e pieno di botox ed elogiando il suo, evidentemente naturale.

 

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L’alfabeto musicale pugliese parla culinario anche nel dissing di Mama Marjas che nell’intro del pezzo cita «Il polpo alla Luciana, le cozze arraganate (gratinate), le seppie ripiene, le cozze pelose (tipologia molto diffusa e usata in Puglia)» facendo il verso alla canzone “Baccalà” di Serena Brancale che dice: «Mmh, tenzion ca cosc', tenzion' ca brusc, t piasc' la jos, t piasc carnòs».
Insomma, un baccalà rimasto indigesto.

 

 

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