“Non sono siciliana, non sono napoletana, sono di Catania”. È il motto di Friggitoria popolare, il primo temporary restaurant a Catania, nato dall’amicizia tra Marco Timpanaro, Lele Scandurra, Alessandro Coco, new generation della ristorazione ai piedi dell’Etna. Un incontro sugellato sotto il segno dello street food e dell’arte bianca. Il primo, ideatore e fondatore di Scirocco Sicilian Fish Lab, ha scommesso su una nuova idea di street food nel cuore del mercato del pesce di Catania. Lele Scandurra, insieme al socio Alessandro Coco, con la pizzeria L’Evoluzione Pizza ha rivoluzionato il mondo degli impasti e dei lievitati.
Format inedito per Catania, non solo perché temporary, ma perché coniuga la matrice d’ispirazione partenopea con l’anima etnea. I piatti attingono pienamente alla cucina popolare del Regno delle due Sicilie. In particolare, al cibo di strada che trova la sua massima espressione nella frittura, in questo caso, in versione sana e di qualità.
A Catania nasce la Friggitoria popolare
Il viaggio comincia da Napoli, alla quale si rende omaggio in menu con la crocchetta provola e patate, la mozzarella in carrozza e l’iconica pizza fritta. Si continua tornando in Sicilia, a Zafferana etnea. È qui che nasce la “siciliana”, una sorta di pizza fritta chiusa che assomiglia ad una mezzaluna farcita, che “Friggitoria Popolare” rilancia con provola e salame, provola e pomodoro, condimenti di mare e terra, vegetariana e vegana e soprattutto in una versione leggera, digeribile e fragrante. A metà tra Catania e Napoli è la “frittatina di pasta alla Norma”, un incontro tra la ricetta della pasta “Alla Norma”, tipica del capoluogo etneo, e la tradizione della pasta fritta napoletana.
Tutto intorno a “Friggitoria popolare” è un mix di suoni, odori, sapori del vicino mercato del pesce e di quel che resta del mercato locale. Siamo in via Gisira, cuore storico di Catania, la via che una volta apparteneva agli artigiani locali e che, insieme ai venditori di frutta e verdura e alle storiche macellerie, formava il quadrilatero commerciale e artigianale di Catania. Oggi, è un brulicare di turisti e di gente locale, un’esplosione di colori, un tuffo nel ventre della città che ha voluto abbracciare la contemporaneità senza rinunciare all’identità di città dall’anima mediterranea.
Friggitoria Popolare nasce da un’amicizia professionale tra me e Lele – racconta Marco Timpanaro. Entrambi, abbiamo pensato che la pizza fritta fosse il simbolo e il prodotto ideale di questo connubio perché in grado di unire la tradizione dello street food che mi appartiene, con quella dei lievitati di Lele” . “Nel panorama siciliano – continua Marco – mancava un’idea nuova che attingesse ad un patrimonio popolare e con un menù semplice, immediato”. La ricerca è nelle materie prime e negli impasti leggeri, che iniziano con un pre-impasto e con l’utilizzo della farina di semola rimacinata, farina di tipo 1 e presto impasti alternativi come quello integrale, grani antichi siciliani, malto tostato.
“L’idea - aggiunge Lele Scandurra – è stata quella di partire dalla tradizione dei panettieri siciliani che utilizzavano impasti con farina di semola, e di rendere più contemporaneo questo impasto con tecniche nuove, farine e ingredienti di qualità. La tradizione napoletana e siciliana si incontrano perfettamente in Friggitoria Popolare dove l’anima culinaria catanese si esprime attraverso la nostra passione, il nostro lavoro, il nostro percorso che ci ha portato a definire una proposta di street food diversa”. E il futuro? Con queste premesse non può essere temporaneo, nonostante Friggitoria Popolare sia programmata per un’apertura di sei mesi. “Vedremo risponde Marco Timpanaro. Per il momento il nostro è solo un fidanzamento. Vogliamo conoscerci e capire se funziona”.
Friggitoria Popolare | via Gisira, 2 | Catania
aperta tutti i giorni dalle 11.00 alle 16.00
