"Lollobrigida sottrae risorse all'agricoltura per finanziare eventi sportivi". Il Pd accusa il ministro e porta il tema in parlamento

24 Giu 2024, 17:41 | a cura di
Dopo l'inchiesta di Fanpage, i Dem presentato un'interrogazione alla Camera per chiedere delucidazioni sui fondi pubblici destinati alle campagne di comunicazione all'interno di manifestazioni come il Giro d'Italia o gli Europei di calcio. Ma c'è di più: i costi triplicati per la partecipazione a Vinitaly

Finisce in Parlamento il caso dei fondi concessi dal Ministero dell’Agricoltura al mondo dello sport denunciata da un’inchiesta Fanpage.it dal titolo La passione di Lollobrigida per lo sport. Il Pd ha, infatti, depositato un’interrogazione parlamentare firmata dai deputati Stefano Vaccari, Antonella Forattini, Maria Stefania Marino e Andrea Rossi, per chiedere al ministro Francesco Lollobrigida delucidazioni sugli onerosi finanziamenti pubblici destinati allo sport per campagne pubblicitarie dedicate al made in Italy.

Il Pd chiede delucidazioni sul ruolo di Ismea

In particolare, l'interrogazione si focalizza sul ruolo di Ismea, l’ente che si occupa di veicolare i fondi. «Lollobrigida utilizza Ismea come bancomat del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e forestale? - si chiedono gli esponenti del Partito Democratico - Tali erogazioni non rischiano di sottrarre risorse a sostegno dello sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all'incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura?».

E ancora, puntualizzano i Dem: «Ismea, da statuto, non ha alcuna competenza specifica in fatto di marketing e comunicazione. Trattandosi di un ente pubblico economico, è un soggetto autonomo, vigilato ma non controllato dal Ministero dell'agricoltura, al quale il Ministero non potrebbe versare direttamente, da quanto denunciato dagli articoli di stampa, risorse da gestire. Come è stato aggirato questo impedimento? Tra una comparsata e l’altra sulle tribune degli Europei di calcio - concludono i deputati - si attende la risposta del ministro Lollobrigida».  «Mangiare bene e fare attività fisica è un binomio inscindibile dai tempi di Ippocrate» ha in più occasioni ribadito Lollobrigida. Ma basterà questo per giustificare i bilanci?

Dal tennis agli Europei di calcio

L’ultimo caso in cui il Ministro è sceso in campo in ambito sportivo, riguarda gli Europei di calcio in corso e l’accordo siglato da Ismea con la Figc, per la realizzazione di uno spot sui prodotti a indicazione geografica Dop e Ig con protagonisti i calciatori azzurri e il mister Spalletti, trasmesso durante la partita di esordio della Nazionale contro l’Albania. Non a caso, in tribuna d’onore, a guardare la partita, c’era proprio Lollobrigida.
Ma il coinvolgimento del Masaf all’evento calcistico è stato solo l’ultimo di una lunga lista con tanto di campagne di comunicazione sul Made in Italy e finanziamenti, che, come rivela Fanpage nell'ordine contano: 100mila euro alla Federazione Italiana Golf per la Ryder Cup; 180mila euro alla Fipav in contemporanea agli Europei di Pallavolo; 113mila euro alla Federazione Italiana Rugby per il Sei Nazioni; 327mila euro a RCS Sports & Events per il Giro d'Italia; 300mila euro a Sport e Salute per gli Internazionali di tennis. Praticamente oltre 700mila euro con «campagne di comunicazione lanciate in grande stile alla presenza di Lollo, che poi ha avuto una poltrona d'onore, sotto l'occhio delle telecamere, nel corso delle manifestazioni», scrive Fanpage.

Triplicati i fondi per partecipare a Vinitaly

Oltre allo sport, nell’interrogazione parlamentare si fa riferimento anche ad un altro tema sollevato dall'inchiesta di Fanpage: i costi lievitati, da quanto Lollobrigida è ministro, per la partecipazione del Masaf a Vinitaly. Secondo quanto ricostruisce la testata online, infatti, l’esponente di Fratelli d’Italia non avrebbe badato a spese: se nel 2022, il suo predecessore Stefano Patuanelli avrebbe destinato a Veronafiere poco più di 200mila euro, Lollobrigida nel 2023 ne avrebbe spesi 317mila. E nel 2024 il conto sarebbe ancora più salato: oltre 550mila (ma c’è chi parla addirittura di 700mila euro). Praticamente la spesa sarebbe triplicata, se non quadruplicata. D’altronde, di pari passo sono anche cresciuti gli spazi del Masaf dentro al perimetro fieristico di Verona.

Chi quest’anno era a Vinitaly avrà visto la nuova area all’ingresso del Salone chiamato Spazio Divino con le opere del Museo del vino Lungarotti e delle proiezioni multimediali (le stesse portate poi al Foro Italico in occasione degli Internazionali di tennis). Spazio che il ministro, parlando con il Gambero Rosso aveva detto di aver avuto allo stesso prezzo degli anni passati: «Quest’anno a Vinitaly raddoppiamo, anzi triplichiamo – dichiarava alla vigilia della Fiera di Verona - Avremo un secondo padiglione, lì dove negli anni scorsi c’era lo spazio Coldiretti. E lo avremo a pari costo perché gli organizzatori hanno capito quanto sia rilevante il ruolo del Ministero e del Governo tutto per far crescere l’offerta all’interno di Vinitaly». Parole che, però, sembrano smentite dalla rendicontazione.

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