Il più grande hub musicale d'Italia apre il suo ristorante anche al pubblico

22 Giu 2024, 14:27 | a cura di
Dall'inizio della sua avventura ristorativa, l'Alegre Milano (dentro il Moysa, il centro di produzione musicale) è stato solo un ritrovo per musicisti e artisti. Adesso apre al pubblico con una proposta gastronomica ben strutturata

Ha aperto al pubblico, lo scorso 12 giugno, Alegre Milano il ristorante “fun dining” – come amano chiamarlo i soci proprietari – che ora accoglie anche i clienti. Il locale è situato proprio nell’hub musicale Moysa a Milano di Fabrizio Ferraguzzo, noto anche per essere il manager dei Måneskin, e Shablo, produttore discografico e dj. L’avventura ristorativa era iniziata già nel 2023, ma il posto era un ritrovo per i pranzi e le cene di artisti, sportivi e musicisti con le loro crew. Il locale è aperto dalla colazione alla cena, con la cucina di Matteo Gritti. Il concept è quello del Fun Dining che mette da parte il senso del puro fine dining e pone in primo piano la convivialità e il relax.

L’esperienza da Alegre Milano

Il Moysa è un centro di produzione musicale, grande duemila metri quadri, che ospita molti artisti per le registrazioni di album o prove live e il ristorante era un’occasione per regalare pause food durante le lavorazioni musicali. Da Alegre Milano, il ristorante dentro il Moysa, ora si può vivere non solo l’esperienza del cibo o della condivisione di un drink, ma può capitare di incontrare qualche personalità nota  – tra gli altri anche personaggi come Paolo Maldini, Adriano Galliani o John Elkann hanno frequentato il locale – mentre pranza o cena, o assistere a registrazioni di album o prove aperte di grandi artisti musicali. Il ristorante ha anche una nuova terrazza con un grande bancone, il primo a essere stampato in 3D, progetto di XAARCHIVE Studio; e una caffetteria (Alegre Cafè) per la colazione e la merenda. Se, invece, si vuole sorseggiare un drink, la proposta di mixology di Alberto Giacomelli è nel Moysa Club.

Chi è Matteo Gritti, lo chef di Alegre Milano

Matteo Gritti nasce come dj, iniziando la sua giovane carriera in Argentina. A 23 anni decide di dedicarsi alla cucina da autodidatta e lo studio lo porta ad aprire il suo primo ristorante a Buenos Aires. Passa un solo anno e apre il suo bar sempre nella capitale argentina. L’approccio con le cucine stellate arriva nel 2019 quando contribuisce all’apertura del locale VIVA di Viviana Varese, di lì la strada è stata tutta in discesa. Un passaggio anche da Eataly e altre esperienze prima di approdare da Alegre Milano.

Matteo Gritti, chef di Alegre Milano

Grazie ai numerosi viaggi e al suo forte attaccamento alla cucina internazionale, Gritti ha potuto sviluppare un concetto di cucina che unisce le influenze di diversi paesi. Filosofia che ha messo anche nei piatti di Alegre Milano con l’uso di ingredienti di cucine estere come tsu, furikake, tajin. In carta, infatti, è possibile trovare piatti che uniscono la tradizione italiana con quella straniera come il “Risotto allo yuzu con stracciatella, mandorle e olio basilico” e “Gnocchi viola con Pata Negra”. La proposta si divide in piatti piccoli (ad esempio Roast beef tonnato: Roast beef - salsa tonnata - furikake - capperi croccanti; Verdi: Pack choi - edamame - spinacino - broccolo - pickles di peperoncino - grano saraceno) e piatti grandi (come Petto d’anatra: Fondo al cacao - lattuga baby scottata al miso; Tonno Rosso: Tataki di tonno rosso - guacamole - nido di patate dolci); insalatone e dolci. Presenti anche due menu business con menu fisso a 25 euro che comprende due piatti, caffè, acqua e dolce e nei quali compaiono anche proposte più free come cous cous mediterraneo e bowl proteica.

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