Il premio
Dieci anni di World’s 50 Best Bars. Un anniversario di tutto rispetto, celebrato in grande sfarzo al The Roundhouse, ex edificio industriale di Chalk Farm, Londra. A presentare la lista che da dieci anni a questa parte fotografa il mondo della mixology internazionale, decretandone i rappresentanti più meritevoli, William Reed, dalla scorsa edizione alle prese con l’organizzazione del premio. Una cerimonia vissuta con speranza e molte aspettativi dai tanti partecipanti e addetti ai lavori, che fino all’ultimo secondo hanno seguito con interesse la presentazione della classifica. Perché in autunno c’è l’attesa per gli stellati, i forchettati, i protagonisti del panorama della ristorazione, ma l’offerta gastronomica di qualità sempre più spesso passa anche attraverso i bar di livello, dove è accompagna da cocktail e signature drink di livello.
Londra e New York ancora in testa. Segue Singapore
Un’edizione che, ancora una volta, segna il trionfo di Londra e New York, metropoli che contano ben 10 bar in lista ciascuna. L’istantanea offerta dalla 50 Best, però, mostra 36 diverse città del mondo, con un’evidente crescita dei Paesi Asiatici. Si danno il cambio rispetto i primi due classificati dello scorso anno: i londinesi Dandelyan, che sale in cima alla classifica e guadagna la medaglia d’oro, e l’American Bar, vincitore dell’edizione passata, che quest’anno si posiziona sul secondo gradino. Bronzo, invece, per il Manhattan di Singapore, che sale di ben 4 posti e si fregia del titolo di Miglior Bar dell’Asia. Al suo fianco nella top ten, l’Atlas, ancora una volta di Singapore, che scala di ben 7 posizioni, classificandosi ottavo.
I premi speciali
Certo, fra i primi 10 bar menzionati è comunque la capitale britannica a distinguersi, con un totale di 4 bar presenti, ma l’America dice la sua, con il The NoMad, nominato Miglior Bar del Nord America, e il Dante di New York al nono posto. Premio speciale anche per il bar che è riuscito a scavalcare più posizioni in lista: il titolo “Highest Climber” va ancora all’Asia, al Native di Singapore, che dal numero 34 passa sorprendentemente al 13. Non mancano le new entry, ma solo una è la migliore: The Old Man di Hong Kong, nome nuovo per la 50 Best Bar, che con un’entrata di scena a sorpresa si posiziona subito in decima posizione.
E l’Italia?
Si nota la mancanza dell’Italia, fino allo scorso anno ancora presente con il Jerry Thomas Speakeasy al 33esimo posto, ultimo italiano rimasto a mantenere alta la bandiera, dopo l’uscita di Dario Comini e il suo Nottingham Forest. Nella classifica complessiva, quella che va da 1 a 100, l’hidden bar capitolino ancora c’è, ma in posizione numero 52. Resta, comunque, l’unico cocktail bar della Penisola a dire la sua in questo complesso sistema internazionale, nonostante – lo ricordiamo – anche se più nascosta, l’Italia in questa classifica c’è ancora, anzi: non se ne è mai andata. È Enrico Gozato, infatti, a coadiuvare il miglior bar del mondo, il Dandeylan, mentre alla guida del Connaught Bar (5° classificato) c’è Agostino Perrone.
La classifica
1. Dandelyan – Londra
2. American Bar – Londra
3. Manhattan – Singapore
4. The NoMad – New York
5. Connaught Bar – Londra
6. Bar Termini – Londra
7. The Clumsies – Atene
8. Atlas – Singapore
9. Dante – New York
10. The Old Man – Hong Kong
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50. Lost Lake – Chicago, USA
49. Bar Benfiddich – Tokyo, Japan
48. Buck and Breck – Berlin, Germany
47. Salmon Guru – Madrid, Spain
46. Swift – London, UK
45. Fifty Mils – Mexico City, Mexico
44. Trick Dog – San Francisco, USA
43. Schumann’s – Munich, Germany
42. Candelaria – Paris, France
41. BlackTail – New York, USA
40. Tommy’s – San Francisco, USA
39. El Copitas – St Petersburg, Russia
38. Indulge Experimental Bistro – Taipei, Taiwan
37. Paradiso – Barcelona, Spain
36. La Factoría – Old San Juan, Puerto Rico
35. Happiness Forgets – London, UK
34. 28 HongKong Street – Singapore
33. Little Red Door – Paris, France
32. Linje Tio – Stockholm, Sweden
31. Tales and Spirits – Amsterdam, Netherlands
30. Black Pearl – Melbourne, Australia
29. Three Sheets – London, UK
28. Scout – London, UK
27. Central Station – Beirut, Lebanon
26. Employees Only – New York, USA
25. Lost & Found – Nicosia, Cyprus
24. Le Syndicat – Paris, France
23. Operation Dagger – Singapore
22. Baba Au Rum – Athens, Greece
21. Sweet Liberty – Miami, USA
20. Speak Low – Shanghai, China
19. Himkok – Oslo, Norway
18. Coupette – London, UK
17. Oriole – London, UK
16. The Dead Rabbit – New York, USA
15. Attaboy – New York, USA
14. Florería Atlántico – Buenos Aires, Argentina
13. Native – Singapore
12. Bar High Five – Tokyo, Japan
11. Licorería Limantour – Mexico City, Mexico