L'acquisizione
Quelli appena trascorsi sono stati giorni di finalizzazione di accordi, scelte commerciali e progetti comuni per due delle torrefazioni più storiche di Roma, Caffè Palombini (EspressaRoma) e Daroma (Gruppo Soimar), che insieme puntano ora a raggiungere un fatturato significativo nel settore caffè. È trapelata infatti lunedì 7 novembre la notizia del cambio di proprietà di Caffè Palombini, che entra ufficialmente a far parte della famiglia Daroma.
Caffè Palombini
La storia di Caffè Palombini affonda le radici negli anni '40, quando Giovanni Palombini decide di fondare la torrefazione che ancora oggi porta il suo nome, entrata a ormai da tempo fra i marchi simbolo dell'industria del caffè in Italia. Oggi, l'azienda propone una gamma di prodotti ampia e variegata, in grado di rispondere alle diverse esigenze del consumatore: ci sono la linea capsule, la linea cialde, quella dei caffè macinati, del caffè in grani e poi la selezione di caffè biologici. Prodotti che hanno fatto il giro dello Stivale e non solo: l'azienda può contare infatti anche su partner esteri in Germania, Iran, Medio Oriente e Corea.
Gli obiettivi
Lo scopo dell'acquisizione da parte del gruppo Daroma è chiaro e, come è stato spiegato dall'azienda stessa in una nota, punta a una crescita non solo nazionale ma anche estera. Circa 40 milioni di euro è il fatturato che la torrefazione si prefigge di raggiungere, un obiettivo ambizioso che Daroma conta di conquistare a partire dal 2017. E lo fa scommettendo tutto sul settore caffè, puntando a implementare la capacità produttiva dell'impianto realizzato da Palombini negli stabilimenti di Bologna a Roma, per un totale di circa 300 milioni di pezzi all'anno. Il gruppo Daroma ha inoltre dichiarato di voler “mantenere la tradizione e la sapienza artigianale delle antiche torrefazioni nel settore Horeca senza modificare le ricette storicamente sviluppate, ma implementando la produzione di monoporzioni secondo i più alti standard di lavorazione”.
a cura di Michela Becchi