A Pantelleria il 2016 non รจ stata unโannata difficile solo per il raccolto delle uve (vedi qui) ma anche per i capperi. Infatti la prolungata siccitร ha influito sullโequilibrio della vegetazione, decurtando la produzione. Saro Cappadona, responsabile marketing della Cooperativa Agricola Produttori Capperi, ci ha detto che โQuestโanno abbiamo raccolto il 50% in meno rispetto al 2015. Per quanto riguarda la nostra Cooperativa, siamo passati dai 1000 quintali agli attuali 500. La qualitร รจ buona ma รจ la quantitร che mancaโ. I cappereti nellโisola attualmente si estendono su un centinaio di ettari di superficie e, manco a farlo apposta, una cimice di origine asiatica (bagrada hilaris) presente sin dagli anni Settanta in alcune zone limitate dellโisola, per effetto dellโaumento delle temperature e della siccitร , ha ampliato la sua diffusione in altri areali. Lโinsetto, iniettando una saliva tossica, provoca lโarresto della produzione di clorofilla, interrompendo cosรฌ la normale cadenza del ciclo produttivo. Provocando ingenti danni alle piante.
I capperi a Pantelleria
Dal 1996 il Cappero di Pantelleria รจ a Indicazione geografica protetta (Igp), lโunico in Italia ad avere il riconoscimento europeo, ed รจ il frutto di una selezione genetica operata dai contadini panteschi nel corso dei secoli (Capparis spinosa, varietร Inermis, Cultivar nocellara). Secondo il disciplinare โlepiantedi cappero debbono essere impiantate ad unadistanza minimadi m 2,5 lungo la fila e di m 2,5 tra le file, con unadensitร di 2000 piante per ettaro. Laproduzione massimadi capperi freschi, aventi diritto allaIgp Cappero di Pantelleria, pur con le variabili annuali in funzione dellโandamento climatico, รจ fissata in kg 1,5 per pianta ed in q. 30 per ettaroโ.
Il lavoro dell'uomo รจ un elemento fondamentale: โIl contadino pantescoโ spiega Gabriele Lasagni, amministratore delegato della Bonomo&Giglio โha maturato nei secoli una particolare capacitร nel coltivare i capperi ed รจ da considerarsi come l'enologo in una cantina. Infatti sa come potare la pianta, quanto sale mettere per la fermentazione, quando considerarlo pronto a fine maturazione. La sua รจ un'esperienza che va valorizzata ed รจ un patrimonio da proteggereโ.
Se negli anni Ottanta dello scorso secolo si raccoglievano 12.000 quintali di capperi, nellโultimo decennio la produzione รจ ampiamente sotto i 2000.Una coltivazione faticosa quella del cappero, che si svolge in buona parte sui terreni terrazzati, piรน pietrosi ed esposti al sole, meno adatti ad altre colture.Il raccolto non รจ meccanizzabile: i capperi vanno raccolti uno per uno, rovistando tra i rami e cogliendo i bottoni fiorali prima che sboccino. Da metร maggio a metร settembre, ogni 8/10 giorni โ in pratica 10 raccolti a stagione - si passa iniziando poco prima dellโalba e terminando prima dellโarrivo del caldo. Per comoditร si lavora quasi genuflessi oppure accovacciati in prossimitร della pianta. Il terreno viene lavorato in inverno e, se occorre, concimato mentre la pianta viene potata ogni anno. Nel caso di un nuovo impianto, per giungere alla piena produzione occorrono almeno tre anni.
La lavorazione dei capperi
Dopo averli selezionati per calibro (piccolo, medio e grande) i bottoni fiorali vengono messi in un tino e ricoperti di sale marino grosso - circa il 40% del peso totale- e poi mescolati per dieci giorni. L'acqua emessa dai bottoni fiorali e il sale disciolto, formano una salamoia molto satura che serve a far maturare โ dopo una lieve fermentazione lattica - i capperi. Scolati dalla salamoia vengono nuovamente messi in un tino e nuovamente salati โ circa il 20% del peso - e mescolati per altri dieci giorni. Alla fine di questo secondo periodo, i capperi vengono confezionati. Per consumarli basta lavarli sotto lโacqua corrente togliendo il sale in eccesso oppure si possono lasciare per unโora in una bacinella piena dโacqua dopodichรฉ sono pronti per l'uso.
Cucunci o cetrioli?
Da un poโ di tempo a Pantelleria si producono anche i cucunci, come vengono denominati nel dialetto delle isole Eolie. Sono i frutti della pianta del cappero che qui si chiamano cetrioli. ร curioso ma sino a non molti anni fa, per un contadino pantesco, lasciarli crescere sarebbe stato considerato un disonore, un indice di scarsa cura e mancanza di attenzione nel rispetto della cadenza del raccolto. Oggi la richiesta di cucunci รจ tale che anche i piรน tradizionalisti si sono adeguati e li commercializzano sia la Cooperativa Agricola Produttori Capperi sia la Bonomo&Giglio, le due realtร piรน rappresentative della produzione dellโisola.
Come utilizzare i capperi in cucina
Servono a insaporire le pietanze, dagli antipasti ai primi, ai secondi di carne o pesce, e nei contorni. Sono un ingrediente obbligato di tre piatti emblema della cucina di Pantelleria, il pesto alla pantesca, ideale per condire la pasta (pomodori, mandorle, aglio, prezzemolo, basilico, peperoncino); la caponata pantesca (con melanzane, sedano, olive, cipolle) e dellโinsalata pantesca (con patate lesse, pomodoro, cipolle, olive, sgombro, origano, olio).
La Cooperativa Agricola Produttori Capperi
Nata nel 1971 per tutelare i diritti a una giusta remunerazione dei contadini, sino ad allora strozzati da grossisti e da commercianti senza scrupoli, la Cooperativa โ formata da 200 soci - รจ stata fondamentale per tramandare la cultura del cappero, la tradizione della coltivazione e la qualitร della produzione. Dalla fine degli anni Ottanta, grazie al presidente Pietro Bonomo e al responsabile marketing Saro Cappadona, la gestione economica innovativa, il confezionamento in proprio nel capperificio, lโacquisizione del marchio di qualitร europeo Igp, hanno valorizzato il lavoro dei contadini panteschi garantendo una giusta retribuzione. Tra i prodotti, oltre ai capperi, anche spezie, Passito di Pantelleria, patรจ di capperi, frutta secca, marmellate di zibibbo, e un libro di ricette.
Bonomo&Giglio
ร stata fondata nel 1949 da Antonio Bonomo e Girolamo Giglio. Oggi รจ unโazienda agricola, un capperificio e un laboratorio artigianale (La Nicchia) che confeziona circa 55 quintali di capperi certificati. Da qualche anno la Bonomo&Giglio eroga un contributo economico di 1500 euro a ettaro (max 3 ha) per incentivare la coltivazione del cappero Igp di Pantelleria. Lโazienda, diretta da Gabriele Lasagni, รจ nota per aver creato diverse innovazioni di processo e di prodotto nelle lavorazioni: dalle foglie di cappero sotto sale a quelle sottolio, dalla polvere di capperi alla granella croccante di cucunci, fino a salse, patรจ, erbe aromatiche, olio extravergine, marmellate.
Dove assaggiare le ricette con i capperi
La Casa dei fiori.it รจ un residence โ comprende 4 dammusi indipendenti โdove la parola โcoccolareโ ha un senso molto concreto anche dal punto di vista gastronomico. ร uno spazio nascosto e silenzioso in Contrada Tracino, immerso nel verde e con una bellissima vista sul mare, che su prenotazione apre il ristorante tutto lโanno. Se il tempo รจ bello si puรฒ mangiare fuori mentre Maria Concetta e Carlo sono lรฌ davanti a voi per preparare le ricette della cucina pantesca: dalle frittelle (di broccolo, di melanzane, ecc.) alla ciaki ciuka (zucchine, pomodori, melanzane, patate, capperi, pangrattato), ai ravioli di ricotta e menta con la salsa; sgombri e calamari ripieni, cicoria di campo saltata in padella e tutte le pietanze con i capperi; non mancate, per finire, mustazzoli, biscotti al sesamo o al limone e i pasticciotti accompagnati da crema di limoncello fatta in casa. Prezzo 25,00 euro.
Cooperativa Agricola Produttori Capperi | Pantelleria (TP) | Contrada Scauri Basso | via del Cappero 11 | tel. 0923 916079 โ 0923918311 | www.capperipantelleria.com | [email protected]
Bonomo&GiglioS.r.l.| Pantelleria (TP) | tel. 0923.916021 โ 380 3719235 (solo mattino) | www.lanicchia.com | [email protected]
La Casa dei Fiori | Pantelleria (TP) | via Marina, 52 - Contrada Tracino | tel. 334 835 7182 | www.lacasadeifiori.it
a cura di Andrea Gabbrielli
foto: Coop. Agr. Prod. Capperi di Pantelleria