In redazione siamo fortemente convinti che i bianchi italiani maturino, spesso, meglio dei rossi. É un messaggio che portiamo in giro per il mondo nei nostri eventi, forti degli assaggi che ripetiamo su base giornaliera. Nel nostro viaggio con i Vini Rari abbiamo scelto due terroir da bianchi di caratura mondiale: la Campania e il Friuli Venezia Giulia. Nel primo caso siamo in una delle sottozone più vocate dell'Irpinia, nel comune di Montefusco, per conoscere una parcella che porta nel bicchiere qualcosa di speciale. Il Greco di Tufo Arielle 2015 della linea Feudo Studi di Feudi di San Gregorio, è un bianco incantevole, raffinato, armonioso, completo: un cru prodotto in sole 1500 bottiglie. É il risultato di uno studio lodevole, Feudo Studi, voluto da Antonio Capaldo, che ha investito per mappare e studiare a fondo tutte le sottozone irpine: gli appezzamenti del gruppo sono 800, ben 180 quelli di greco. Siamo convinti che si tratti di una ricerca che sarà ben ripresa e messa a frutto dal Consorzio Tutela Vini d'Irpinia e da tanti altri produttori della zona, perché la mole di lavoro è davvero preziosa.
Il secondo vino raro ci porta invece in Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, tra due vecchi vigneti di malvasia istriana e sauvignon. Il Morus Alba 2020 di Vignai da Duline è un vino che offre tanti livelli di lettura, la macerazione è solo uno spunto per dare definizione a un liquido complesso, aggraziato, di grande freschezza e lungo finale.
Vini rari: due bianchi da invecchiamento di Campania e Friuli - Venezia Giulia