Due strade per raggiungere l’armonia d’insieme e la purezza. La prima ci conduce in Piemonte, nelle Langhe, tra una manciata di piante coltivate a chardonnay 130 anni fa, per un bianco che già a pochi mesi dalla vendemmia riesce a esprimere una raffinatezza gustativa che ci ha impressionato. Se volete ricredervi sulla profondità dello Chardonnay prodotto in Italia, vi consigliamo di provare la versione Valentìne realizzata da Ca’ del Baio.
Il secondo percorso ci porta dritti a Terlano, in Alto Adige, per toccare con mano una sfida appassionante con il fattore tempo. Siamo fortemente convinti che i vini italiani siano ancora altamente sottovalutati a livello internazionale e le bottiglie realizzate dalla Cantina Terlano sotto il cappello “Rarity”, proposte dopo lunghissime (anche oltre 15 anni) maturazioni sui lieviti in acciaio, siano in grado di spostare l’asticella oltre il limite. In questo caso, siamo di fronte a uno scrupolosissimo lavoro parcellare, protagonista è il pinot bianco, che cresce su strati di roccia porfirica in un microlima unico alle spalle della Alpi. La paziente attesa ci riporta un senso d’armonia davvero raro.
Vini rari bianchi: lo Chardonnay di Ca' del Baio e del Pinot bianco di Cantina Terlano