Vini Rari sotto la luce del Faro

18 Gen 2023, 11:58 | a cura di
Pochi ettari, grande qualitร . In questa puntata vi raccontiamo due vini rari che guardano lo Stretto di Messina, siamo all'interno della denominazione Faro, tra uve nocera e francisa. Conosciamo due realtร  portabandiera: la cantina Palari e Bonavita.

Pochi sanno che la stretta lingua di mare che separa la Sicilia dalla Calabria, sicuramente almeno dal X sec. d. C. e sino a metร  del XIX era denominata Pharo anche nei documenti ufficiali del Regno delle Due Sicilie. Come pochi sanno che sino allโ€™arrivo della fillossera la provincia di Messina, che adesso per produzione รจ il fanalino di coda della Sicilia enologica, era insieme a quella di Catania, tra le piรน vitate dellโ€™intera isola.

D'altronde, senza avventurarci in dotte quanto noiose citazioni, che in riva allo Stretto si coltivasse la vite, e con successo, sin dallโ€™antichitร  lo attestano autori classici quali, Strabone, Plinio e Marziale, per ricordare i piรน famosi.ย  Molto probabilmente la prima connessione semantica tra Pharo e vino nasce intorno al XII sec, quando i monaci basiliani sui resti di un eremo fondano il monastero del Santissimo Salvatore โ€œin lingua Phariโ€ ovvero nella zona falcata del porto di Messina.

Intorno al monastero, uno dei piรน ricchi della Sicilia, tanto da avere anche un proprio scriptorium, รจ documentato che i monaci coltivassero anche la vite e producessero del vino sicuramente sino al XVI secolo d. C., quando il monastero fu trasformato in fortezza dagli spagnoli. Solo molto piรน recentemente, a metร  del XX secolo, comincia ad identificarsi il vino Faro, con lโ€™omonimo villaggio allโ€™imbocco dello Stretto dove in veritร  da sempre si coltivava lo zibibbo, mentre lโ€™omonimo vino veniva prodotto su tutte le colline che fanno da cornice alla cittร  di Messina.

Cosรฌ come da sempre il vino prodotto a Messina nasce da quella che adesso chiameremmo una complantation tra vitigni differenti, nerello mascalese e cappuccio, ma anche nocera, nero dโ€™Avola, rigorosamente coltivati e vendemmiati insieme. Per farsi unโ€™idea di quanto fosse sviluppata e varia la viticoltura nel messinese, giovi ricordare che nel primo disciplinare del 1976 era possibile utilizzare persino piccole percentuali di sangiovese e barbera.

I vitigni nocera e โ€˜francisaโ€™, come da toponimo locale, sono alla base dei due vini rari di questa puntata, il primo lo ritroviamo nellโ€™affascinante Ilnรฒ 2021 dellโ€™azienda Bonavita, mentre il secondo nel Santa.Nรฉ 2012, un vino dal numero limitatissimo di bottiglie dellโ€™azienda Palari.

Vini Rari. Due rossi di Sicilia da conoscere

 

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