Apice ed Es Red. Partiamo dai nomi di fantasia scelti da due grandi artigiani del vino italiano. Nel primo caso siamo a Cortona, in Toscana, e approcciamo una tra i piรน brillanti e apprezzati vignaioli del movimento โnaturaleโ italiano. Per Stefano Amerighi la biodinamica e il syrah sono un semplice traghetto per veicolare i tratti territoriali piรน originali nel bicchiere: lโApice 2018 ci ha stupiti per un โflashโ, una scossa di sapore al palato che non si dimentica.
La sua avventura vitivinicola comincia nel 2002, mentre la creatura di Gianfranco e Simona Fino parte due anni piรน tardi, nel 2004. Tutto comincia con poco meno di un ettaro e mezzo di vigna, a Manduria, tra vecchi alberelli pugliesi di primitivo. Rese a dir poco basse, tanto lavoro, ambizione, idee chiare: in pochi anni si sono ritagliati un ruolo di primissimo piano nella viticoltura regionale e nazionale.
Con lโEs hanno creato un nuovo modello di Primitivo saldamente ancorato alla tradizione, qui vi raccontiamo la riserva, Es Red, una manciata di bottiglie prodotte dalle vigne piรน vecchie, fino a 90 anni, per un rosso di grande ricchezza e concentrazione, ma soprattutto rigore, dallโincedere lento e finale lunghissimo.
Vini Rari: due rossi Riserva da scoprire