LA VIGNA | Siamo nell’agro trapanese, Ziller 47 è un progetto fortemente voluto da Michele Sala che chiude il cerchio sulla versatilità di un vitigno come il grillo, in grado di esprimersi in tutte le tipologie di vino possibile. È un bianco, non fortificato, lungamente affinato in botte grande per 11 anni, che prende ispirazione dalle versioni pre-britanniche. Il nome è un tributo al soprannome dato dagli amici a nostro padre, considerato preciso, puntiglioso e caparbio. L’anno è invece quello della sua nascita, il 1947.
LE PERSONE | Un bagno di bellezza, un contesto che lascia il fiato a metà questa tenuta familiare acquisita alla fine del '800, da tempo casa vinicola di pregio per merito della lungimiranza di Michele Sala e della moglie Doretta. Oggi sono al timone, con la madre, le figlie Annamaria e Clara, che continuano con impegno il lavoro impostato dal padre nel segno di una imprenditoria "en rose" di impronta contemporanea, che coniuga felicemente pure tradizione, memorie di famiglia, rispetto rigoroso per l'ambiente. Di grande impatto estetico l'antico baglio con cantina, sede di tutte le attività aziendali.
IL VINO | Il colore è ambrato pieno e brillante, un preludio a note di marzapane, resina e noce, per suggestioni articolate e complesse. Nel bicchiere sprigiona anche note torbate, di ostrica e infine di albicocca disidratata. La bocca è morbida, giocata tra sensazioni dolci e sapide, note di agrumi canditi e caramello salato, per por virare su toni di mandorla tostata nel finale, in un contesto equilibrato, bilanciato tra i toni caldi dell’alcol e un residuo zuccherino avvertibile, ma molto integrato nella struttura del vino. Chiude lungo e continuo.