LA VIGNA | L'inferno esiste e si trova in provincia di Sondrio. Ma non è esattamente come lo dipingono. Siamo tra le vette delle alpi Retiche, in un paesaggio in buona parte incontaminato, con vigne coltivate su fazzoletti di roccia strappati alla montagna. Disciplinare alla mano, l'Inferno è una sottozona della Docg Valtellina Superiore, a est della provincia di Sondrio, in Lombardia. Le uve per questo vino provengono da viti impiantate nel 2005 nel piccolo comune di Poggiridenti, tra 490 e 510 metri di quota, in una sottozona storicamente chiamata Guast. Esposizione a sud e pendenze da capogiro: l'inferno è per chi deve lavorarle quelle parcelle.
LA PERSONA | Una coppia affiatata al comando: Pierpaolo di Franco e Davide Fasolini, in arte Birba e Faso, i ‘bad boys' del vino lombardo. Ve li presentiamo così: al loro primo evento Tre Bicchieri, assaggiarono così tanti vini dei colleghi da perdere il diploma. Tutto è partito nel 2003, piano piano hanno ampliato la propria base viticola, andando a recuperare appezzamenti e parcelle per dare sempre maggior compimento a una gamma (35mila bottiglie totali) di vini giocati su grande freschezza ed estrema bevibilità. Nelle loro bottiglie c'è tutta la leggerezza dell'aria di montagna, una buona dose di spensieratezza e non poco talento. Certificazione bio, bassisime rese e una ex-stalla, convertita in cantina, completano il quadro.
IL VINO | Viene sete solo a guardare il colore, luminoso e rarefatto, quasi da rosato, se non fosse per i riflessi. Difficile trovare una sintesi così affascinante tra freschezza, intensità e purezza del frutto, con sfumature iodate che rilanciano un intenso giro di spezie e fiori secchi. Non ti aspetti una bocca così, maestosa - la macerazione per 25 giorni, l'intera produzione consiste di una barrique e un tonneau - severa, essenziale sul piano aromatico ma decisa nella presa al palato, graffia per ritmo sapido e rimandi di liquirizia, rosa e tè nero. I profumi sono leggerissimi, la bocca è a dir poco decisa. Il finale è arioso, balsamico, vivido, ancora lontanissimo dall'essere compiuto. Il potenziale di vita è quello dei grandi Nebbiolo: enorme.