LA VIGNA | In prevalenza Pinot Nero, con una percentuale di Chardonnay e un piccolo saldo di Meunier fanno pensare subito alla triade di vitigni che strizzano l’occhio ai famosi spumanti d’Oltralpe. Le vigne sorgono nella zona collinare di Marginano, alle pendici di Monte Calisio e coltivate a 450 metri di altezza. Vinificate separatamente, per il Pinot Nero e il Meunier verrà utilizzato solo l’acciaio, mentre lo Chardonnay verrà fatto fermentare in barrique. La seconda fermentazione, in bottiglia, vedrà un periodo di sosta non meno lungo di nove anni sui lieviti, prima della sboccatura e il dosaggio.
LA PERSONA | Roberta e Antonio Stelzer, dopo trent’anni di lavoro e dedizione vitivinicola hanno lasciato il testimone alle figlie Alessandra e Maddalena. Le due giovani titolari hanno dimostrato di aver ereditato la mano e lo stile di questa importante ‘maison’ trentina, facendo tesoro dell’esperienza e delle abilità dei loro genitori.
IL VINO | All’eleganza e alla finezza delle cuvée firmate Maso Martis siamo abituati, nonostante ciò il Madame Martis supera ogni possibile abitudine e ci proietta in una bollicina incredibile per complessità, ampiezza, profondità, sempre unite a una finezza gusto-olfattive da manuale. Si inizia con dei profumi deliziosi di fiorellini di campo, poi i cenni agrumati, più la foglia di limone che il frutto e via con profumi di spezie dolci, pasticceria (su tutti il panforte, visto il cenno di frutta secca). La bocca come detto è molto ampia, delicata e progressiva, dall’ingresso freschissimo d’acidità e dal finale sapido e molto molto lungo. Vino buonissimo ora, ma, siamo sicuri, il suo problema non sarà di certo l’invecchiamento.
vini buoni nelle loro rispettive categorie
vini da molto buoni a ottimi nelle loro rispettive categorie
vini da molto buoni a ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali
vini eccellenti nelle loro rispettive categorie
