Il nome è il ricordo di un viaggio in Francia di Gianluca Bergianti e un omaggio al santo protettore dei vignaioli francesi. La croccantezza acida del Sorbara sottolinea i sentori di ribes e fragolina di bosco, arricchiti da una scia di erbe aromatiche e note più minerali. In bocca si trova una beva di grande piacevolezza data da un sorso succoso e delicatamente sapido.