LA VIGNA | Il vigneto di pinot grigio sul Monte Calvario risale al 2003. Il suolo è quello classico del Collio, la ponca, marne arenarie perfette per la viticoltura, in grado di trattenere una riserva d'acqua anche in periodi siccitosi, mentre l'altimetro segna una quota che va dai 100 ai 140 metri di altitudine. Le rese per ettaro sono bassissime, appena 40 quintali, per portare in cantina frutti perfettamente maturi e ricchi. E poi c'è la natura, profondamente rispettata da Damijan che non utilizza mai sostanze chimiche ma solo rame, zolfo e preparati naturali.
LA PERSONA | Damijan Podversic è un grande uomo, genuino, la cui filosofia di vita è legata al mestiere del contadino, è conscio che lavorare con la natura vuol dire rispettarne i tempi e accettarne le avversità. I suoi vigneti si estendono sugli splendidi pendii del Monte Calvario, nel comprensorio del Collio. Fin da giovane si è reso protagonista di scelte coraggiose che ha perseguito e perfezionato nel tempo: rese bassissime in campagna, fermentazioni sulle bucce che a volte perdurano per mesi, totale rinuncia a lieviti selezionati, niente chiarifiche, niente filtrazioni e nessun controllo della temperatura.
IL VINO | Come si evince dal nome, il pinot grigio è un vitigno a bacca grigia, l'unico. Se vinificato in bianco, perde la sua caratteristica principale, cioè il suo colore "ramato". Non è ovviamente questo il caso: anzi, la lunga macerazione, circa un mese, dona al Pinot Grigio di Damijan un bel colore ambrato che vira quasi su riflessi rosa. Molto affascinanti le note di erbe officinali che si propagano dal calice accompagnate da guizzi di arancia amara, mela matura e finocchietto. Una sfumatura di sesamo apre la strada a una bocca ricca, ritmata da una presenza pseudo-tannica saporita. Chiude su sensazioni minerali e sapide che fanno desiderare un altro sorso, e un altro, e un altro ancora.