LA VIGNA | La più piccola Docg d'Italia è di casa a Scanzorosciate, in provincia di Bergamo. Le viti di moscato di Scanzo crescono su terreni formati da arenarie e peliti, esposti a Sud e Sud-Ovest in una fascia collinare tra i 200 e i 300 metri di quota. La produzione si aggira sui 2 kg per pianta, la resa finale è bassissima. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono lasciate ad appassire per circa un mese a temperature controllata. A seguire, una macerazione di circa 15 giorni, e una maturazione tra botti di acciaio, cement e, infine, un riposo di almeno 5 mesi in vetro dopo l'imbottigliamento.
LA PERSONA | Siamo convinti che Sereno Magri sia tra i più validi ambasciatori di questa denominazione con numeri da favola. Lo dicono i nostri assaggi che confermano il suo Moscato di Scanzo sempre ai vertici della tipologia. Sereno gestisce l'azienda di famiglia da circa 30 anni oggi produce 12mila bottiglie totali, accanto al vino dolce troviamo vini fermi che rientrano nella Doc Valcalepio: chardonnay per il bianco, merlot e cabernet per i rossi prodotti. Gestisce l'azienda di famiglia da circa 30 anni,
IL VINO | Chi ama le sfumature dei migliori Vermouth, resterà ammaliato dai profumi di questo eccellente Moscato di Scanzo. Colore carico, con riflessi violacei. Parte forte con profumi ammalianti di erbe officinali, genziana e alloro, con un sottofondo netto di rosa appassita. La bocca incanta per la dolcezza misurata, le note speziate che crescono in maniera sinfonica, soprattutto il pepe di sichuan e poi bacche di ginepro, con un ritorno di ribes. L'incontro tra dolcezza fruttata e sensazioni delicatamente amere dona vita a un vino tridimensionale, dinamico, originale. Tutto da bere.