LA VIGNA | Siamo in Maremma, nello specifico sul poggio di San Germano, a Gavorrano, in provincia di Grosseto, a pochi metri dalla omonima e affascinante Necropoli Etrusca. Qui, su suoli ricca di argilla e scheletro troviamo tre vitigni protagonisti: cabernet sauvignon, merlot e sangioveto. Le uve vengono vinificate in acciaio per poi maturare in barrique (nuove al 70%), per 24 mesi, per poi riposare in bottiglia per ulteriori 12 mesi. La 2018 è l'annata di esordio del San Germano.
LA PERSONA | L'azienda nasce tra i comuni di Gavorrano e Roccastrada, in una porzione di Maremma, confinante a nord con la denominazione Bolgheri e a sud col comprensorio del Morellino di Scansano. il proprietario è Paolo Panerai, già produttore nel Chianti Classico con Castellare di Castellina e in Sicilia con Feudi del Pisciotto e Gurra di mare. La consulenza enologica è affidata ad Alessandro Cellai. I filari di sangiovese e vermentino fanno compagnia ai vitigni internazionali: cabernet, franc e sauvignon, merlot, petit verdot e syrah, ormai perfettamente acclimatatisi, regalano vini ricchi e strutturati, dalle sfumature mediterranee.
IL VINO | La prima uscita del San Germano è stata ben valutata dalla critica internazionale. I profumi sono intensi e maturi di mora e ciliegia con un sottofondo balsamico di ginepro e liquirizia, poi rimandi mediterranei: rosmarino e maggiorana. La bocca è densa e possente, ritmata da toni erbacei e mentolati, con un accento speziato che cresce via via nel bicchiere. Nella progressione si aggiungono toni di scorza d'arancia, per un finale prolungato e lievemente piccante.