LA VIGNA | È un piccolo appezzamento di un ettaro il vigneto da cui arrivano le uve malvasia utilizzate per il Macerato. La varietà del mediterraneo occidentale è diffusa in Sardegna soprattutto nell’areale di Bosa (da cui la celebre Denominazione) e - come in questo caso – nel Sud Sardegna. Ci troviamo a Serdiana, paese dalla forte vocazione vinicola che ha dato i Natali ad alcune delle più celebri cantine sarde. Siamo a pochi chilometri da Cagliari, in collina, la ventilazione marina si sente e i suoli sono limosi e argillosi, con importanti presenze calcaree.
LA PERSONA | Azienda giovanissima nata di recente dalla passione di tre giovani amici diventati soci in nome del vino. A fare da collante al gruppo è Paolo Faragò che dà anche il nome alla tenuta. Paolo è nativo di Catanzaro ma conosce la Sardegna grazie alla sua professione: calciatore professionista ha militato per quattro anni nelle file del Cagliari. La passione per il vino l’ha sempre avuta ed è per questo che ha deciso di investire nella terra e di iniziare a produrre nel sud dell’Isola. Gli ettari aziendali sono 9 di cui 6 vitati. 8 per ora i vini prodotti, di cui 4 Classici (ottenuti col solo uso dell’acciaio per esaltare al meglio le caratteristiche delle varietà utilizzate) e 4 Selezioni in cui troviamo la Malvasia che vi presentiamo.
IL VINO | Vale la pensa iniziare la descrizione partendo dal colore, visto che parliamo di un vino macerato. Non siamo però di certo difronte a un orange wine: è un giallo oro brillante e luminoso quello che traspare da questa Malvasia in purezza, nonostante i 40 giorni di macerazione. Le uve, vendemmiate a mano e diraspate, fermentano a contatto con le bucce in vasche di acciaio, per poi maturare in fusti di legno piccolo e anfore di ceramica per circa 6 mesi. Dopo il giusto affinamento in bottiglia il vino viene messo in commercio. Al naso si alternano profumi di elicriso, fiori gialli, resine nobili e spezie dolci, che anticipano un palato di volume, ma molto armonioso. L’alcol è in perfetto equilibrio e regala calore, la freschezza non manca e il finale tutto giocato sulla sapidità riesce a far andare il vino in profondità. Vino gastronomico che gioca la sua partita con abbinamenti diversi, noi l’abbiamo provato col coniglio in umido e siamo rimasti pienamente soddisfatti.