LA VIGNA | Siamo in Irpinia, nel comune di Montefusco, tra i fiumi Sabato e Calore, tra i 500 e i 600 metri di quota. Il nome Ariella è il toponimo del luogo, le uve arrivano da tre appezzamenti esposti a nord-ovest. Da qui arrivano acuni dei vini più 'nordici' della Campania, fini nei profumi e di notevole allungo verticale, figli di un clima di montagna e suoli di straordinaria matrice calcarea. Qui il Greco di Tufo si esprime nella sua massima bellezza.
LE PERSONE | Il progetto Feudo Studi è nato nel 2012. Antonio Capaldo, AD del Gruppo, ha voluto un approfondito lavoro di zonazione e mappatura dei vigneti sul greco, fiano e taurasi. La consulenza è stata curata da Paolo De Cristofaro, uno dei più grandi conoscitori in assoluto del vino campano. La pubblicazione dell'almanacco sarà seguita da 4 ibook, le mappe saranno curate da Alessandro Masnaghetti. Si tratta di una ricerca mai fatta in Irpinia, che verrà sicuramente ripreso dal Consorzio e dai produttori della zona. In tutto sono stati studiati 800 appezzamenti della cantina, 180 sono quelli dedicati al greco, sempre più protagonista anche della produzione di Metodo Classico con la linea Dubl. Ogni cru è tirato in 1500 bottiglie, 600 quelle destinate alla vendita. Di prossima inaugurazione la library aziendale, che già oggi colleziona circa 80 cru, un'occasione unica per comprendere la diversità e il potenziale dei vini iripini in tutte le loro sfumature.
IL VINO | Che naso! I profumi sono freschi e finissimi, tra l'anice e la mandorla fresca, con un sottofondo di pesca a un respiro iodato. La bocca è un guanto, pura sul piano aromatico, di straordinario dinamismo: la progressione è verticale, cremoso sul piano tattile, di grandissimo affondo di sapore. E' sapido, vibrante, armonico: uno dei Greco di Tufo più buoni assaggiati negli ultimi anni. Ha 8 anni e ne dimostra tre, sarà ancora in forma eccezionale tra 10 anni. Una nuova conferma: la Campania è un grande territorio per bianchi di caratura internazionale.