LA VIGNA | Vigne curate come un giardino. L'espressione è abusata, spesso, ma rende l'idea del lavoro nelle vigne di Briona, il primo comune sulla sponda novarese dell'Alto Piemonte arrivando dalla città. Le piante hanno in media almeno 40 anni, siamo a circa 250 metri di quota. Le varietà coltivate sono nebbiolo, al 70% nel blend, il restante 30% è raccontato dalla vespolina, con le viti allevate su terreni ricchi di limo e una buona percentuale di argilla e sabbia. Il vino matura in botti grandi di rovere per 20 mesi, per poi affinare altri quattro mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
LA PERSONA | Virtuoso il lavoro portato avanti da Gilberto Boniperti che nel 2008 ha avviato la propria attività, dopo gli studi enologici e le prime esperienze sul campo. L'opera più complessa è stata quella di ripristinare i vigneti di famiglia ma, visitando la cantina, si coglie bene quanta attenzione e cura vi sia anche nelle diverse fasi di vinificazione. Per la maturazione in legno si utilizza rovere di Allier di varie dimensioni: il perno della produzione è basato sull'uva nebbiolo, cui si uniscono un po' di barbera e soprattutto vespolina, da cui nasce la sempre più apprezzata etichetta del Favolalunga.
IL VINO | La piccola azienda di Barengo propone un Fara Bartön di grande precisione. Frutto della vendemmia 2019, il vino presenta profumi raffinati con il frutto rosso al centro del palcoscenico e le note più profonde di rabarbaro e radici, che caratterizzano l'Alto Piemonte, a recitare sullo sfondo. In bocca non cercate potenza: il vino si distende con decisione e rigore senza mai eccedere, risultando fitto, nervoso e di buona lunghezza. Abbina leggerezza e precisione aromatica, in un registro di squisita classicità.