LA VIGNA | Siamo a Torrecuso, uno dei comuni più noti per la viticoltura del Sannio. Le uve per questa selezione di Falanghina sono scelte di anno in anno e raccolte in cassette a piena maturazione, solitamente nella prima decade di ottobre. Le piante si trovano a circa 300 metri di quota, su terreni argillosi con marne calcaree affioranti. In cantina, il il 20 % matura in barrique per 6 mesi, mentre il restante 80% viene lavorato in acciaio.
LA PERSONA | Non riusciamo quasi a immaginare la vitienologia sannita senza il fondamentale apporto di Fontanavecchia, cantina fondata nei primi anni '90 da Orazio Rillo nell'omonima contrada di Torrecuso e progressivamente consolidata anche grazie ai figli Libero e Giuseppe. La chiave del successo è tutta da ricercare nel paziente lavoro di valorizzazione incentrato sui principali vitigni campani, aglianico, falanghina, fiano e greco in testa: basti pensare a selezioni come il Vigna Cataratte, Grave Mora, Facetus e il più recente Libero, che ne raccontano le straordinarie potenzialità evolutive.
IL VINO | L'annata è stata dir poco calda, ma nel bicchiere abbiamo un bianco completo. Le suggestioni iniziali sono legate alla ginestra, la nespola e la mandorla tostata. I profumi sono intensi e maturi, mentre la bocca è ricca, ma fresca, ricca di sensazioni fruttate e finemente speziate, grazie un dosaggio del legno davvero azzeccato, che non marca riporta una consistenza cremosa, piacevole e appagante.