LA PERSONA | La lezione di Salvo Foti è stata fondamentale per la riscoperta della viticoltura etnea. L'elogiodell'alberello, delle vigne vecchie, di un certo modo di trattare e lavorare la vigna nel rispetto delletradizioni e di uno sviluppo pienamente sostenibile: oggi quei concetti sono di dominio pubblico sulvulcano. E sono diventati i primi fattori della narrazione di questo spicchio di Sicilia. Con I Vigneri ha voluto riprendere quella che 500 anni fa era la Maestranza dei Vigneri, un'associazione diviticoltori specializzati già operante sull'Etna. L'azienda oggi è guidata brillantemente dai figliSimone ed Andrea, giovani ma con le idee chiarissime.
LA VIGNA | Chi ama l'Etna Bianco conosce bene la contrada Caselle nel comune di Milo, sul verante estdell'Etna. Siamo a 750 metri di quota, la vigna è stata impiantata (franca di piede) nel 2010 daSalvo Foti, dopo un'accurata selezione viticola massale. L'intera superficie è di soli 0,3 ettari. Leuve sono vendemmiate a inizio ottobre, fermentano e maturano in botti di legno da 500 litri percirca un anno.
IL VINO | Imprevedibile magia. Il primo attacco è evoluto, ricchissimo di spezie, sbuffi tostati e iodati. Poi siricompatta nel bicchiere, l'evoluzione è gestita con grandissima sensibilità, per un vino aperto sulpiano aromatico e grintoso. La bocca è clamorosa, profonda, tesa, cremosa: ricca di sapore eslancio. Lungo, lungo, lungo. La sapidità è travolgente.