LA VIGNA | Siamo nella parte orientale dell'Isola d'Elba, rinomata per la bellezza delle sue spiagge e, per gli amanti della storia, per aver ospitato Napoleone Bonaparte durante il suo esilio tra il 1814 e il 1815. Le vigne si estendono sulle colline alle spalle della scenica baia di Porto Azzurro, qui trovano dimora vitigni autoctoni come l'aleatico, ma anche varietà internazionali. In questo caso, la raccolta avviene in piccole cassette, le uve vengono lasciate ad appassire sui graticci all'aperto per due settimane.
LA PERSONA | Tutto inizia poco più di un secolo fa, quando con il matrimonio tra Antonio Arrighi e Dina Gavassa vengono uniti i rispettivi terreni, dando vita all'attuale azienda agricola. La produzione del vino resta però un'attività funzionale all'attività turistica, per il consumo degli ospiti degli alberghi di famiglia. Quando l'azienda passa a Sergio ma soprattutto a suo figlio Antonio il tempo e il lavoro dedicati al vino crescono: aumenta la superficie vitata e iniziano anche le sperimentazioni: una dozzina di anni fa il vino in anfora e nel 2018 il progetto del vino marino, con la nasse di uva ansonica immerse nel mare.
IL VINO | Il vino matura in acciaio per quattro mesi, per poi affinare in bottiglia per ulteriori tre mesi. Colpiscono subito i profumi dell'Aleatico Silosò '21,intenso nei toni di frutti di bosco, come mirtillo e ribes, accompagnati da fresche note mentolate lievi di eucalipto, ma anche mirto e un giro di pepe nero. L'ingresso in bocca è levigato, succoso e morbido, dolce ma dotato di buona freschezza gustativa. Proprio il finale ci convince, è sapido e invitante, vivace e dinamico.