LA VIGNA | L'areale "Pulenaria" si estende per circa 30 ettari a sud dell'abitato di Mamoiada e prende il nome dall'altopiano che si trova a monte della strada statale n. 389 che unisce Mamoiada a Fonni. È qui che Luca Gungui ha deciso di impiantare una piccola vigna ad alberello, unicamente con uve cannonau. L'appezzamento è di appena 0,8 ettari, parcella unica, caratterizzata da un forte pendio ed esposizione a sud-ovest, a 730, 750 metri d'altitudine. Il suolo, su roccia madre di granito, molto drenante, si presenta per lo più di medio impasto con alte percentuali di sabbia irregolari e distribuite specialmente nella parte più a valle. L'area è costituita da una collina parzialmente boschiva: sono presenti in particolare sughereti alternati a radure prive di vegetazione. Il paesaggio, specie nel versante opposto, si caratterizza per la presenza di vigneti, alcuni dei quali molto vecchi e bosco, con numerose interruzioni date dai terreni destinati al pascolo.
LA PERSONA | Il richiamo alle radici, il ritorno al suo paese d'origine, la voglia di dedicarsi alla campagna. Ha fatto davvero una scelta di vita Luca Gungui, quando scelse di tornare a Mamoiada e di fare il vignaiolo, dando continuità alla tradizione di famiglia, ma anche alla tradizione dell'intera comunità. Le poche etichette prodotte sono tutte ottenute da Cannonau che qui a Mamoiada trova la sua grande vocazione e cambia a seconda della vigna tanto che Luca si è battuto per poter mettere in etichetta il toponimo del vigneto, come dimostra il Vino Raro che vi presentiamo. "Impiantare in quell'area è stata più di una scommessa, ci racconta. Nel 2018, anno d'impianto, le numerose bombe d'acqua lo hanno tagliato per ben tre volte con numerosi ruscellamenti fino a fondo valle, ma le viti hanno resistito e con loro anche io." Determinato, con le idee chiare, Luca vuole portare nel bicchiere la vera essenza di Mamoiada, attraverso un meticoloso lavoro in vigna e lavorazioni in cantina semplici, artigiane, ma attuate con consapevolezza e preparazione.
IL VINO | Nella parte più bassa del terreno sorgeva una grande cava di granito chiamata "Sa cava de Pulenaria": da lì il nome di un vino ottenuto unicamente da cannonau e frutto di una fermentazione con pied de cuve e macerazione di circa 15 giorni. L'affinamento vede solo l'uso di acciaio e vetro. Il risultato è un rosso di grande fragranza, con le note di piccolo frutto rosso e rosa in evidenza. La bocca mostra fin da subito una grande energia, un'esplosione di vitalità che arriva da una freschezza acida incredibile (l'altitudine si sente eccome), perfettamente integrata a una materia avvolgente, setosa, capace di accarezzare la bocca e di regalare un sorso ritmato da un tannino maturo, morbido, delicato. Finale in grande stile con la sapidità che fa capolino e allunga la beva, sempre scorrevole e di grande piacevolezza.