LA VIGNA | Le ultime vendemmie, compresa la 2019, sono ricavate interamente da un vigneto di circa 2 ettari che si sviluppa nella zona di Appiano Monte fai i 450 e i 550 metri di altitudine, con esposizione a est e protetto alle spalle dalla catena della Mendola che limitata sensibilmente l'insolazione pomeridiana. Qui il suolo è soprattutto argillo-calcareo ma ci sono all'interno della vigna due zone caratterizzate da depositi morenici che portano in dote concentrazioni interessanti di ghiaia. A seconda dell'andamento climatico dell'annata su quest'area si selezionano i filari più interessanti che forniscono le uve per una produzione di circa 2500 bottiglie annue.
LA PERSONA | Parlando dei vini della cooperativa di Appiano non si può prescindere dalla figura di Hans Terzer, lo storico kellermeister che ha dato avvio alla rivoluzione enologica della regione fin dalla sua entrata in servizio alla fine degli anni '70. Conoscenza profonda del territorio, capacità di coinvolgere i soci nei percorsi più virtuosi, padronanza della tecnica e una smisurata passione per i grandi vini del mondo muovono le idee e le aspirazioni di Hans.
IL VINO | Un vino che rappresenta un punto di rottura con l'immagine del Pinot Nero Atesino giocato esclusivamente sul frutto. La veste rubino vivace e non coprente annuncia un corredo aromatico raffinato nel quale al frutto scuro fanno eco le sfumature di sottobosco, di spezie e quelle ancor più accennate di un rovere che non invade la scena ma la definisce più nitidamente, quasi a segnarne un confine che gradualmente si cancellerà. In bocca colpisce per come la potenza sia gestita con leggerezza e tensione, dando vita ad un sorso sapido e di trascinante lunghezza.