In poco di più una decina di anni l'azienda ha dimostrato il proprio valore, ritagliandosi un posto in prima fila nel panorama vitivinicolo montefalchese. Il merito va a Peter Heilbron, imprenditore e vignaiolo che ha saputo portare la cantina a un successo internazionale e ciò ha determinato una grande valorizzazione territoriale. La gamma aziendale vede un totale di quattro etichette (due bianchi e due rossi) che veicolano le potenzialità di vitigni autoctoni e una filosofia produttiva che si basa sulla sostenibilità e su tecniche di cantine poco interventiste. Ai vertici della produzione due Montefalco. Un Sagrantino, il Collenottolo, che riesce a coniugare bene la struttura ad un'eleganza di beva data da una vinificazione corretta. L'altro è il Rosso Pomontino, qui il sangiovese regala sensazioni di piccoli frutti di bosco, tocchi speziati e un cenno di sottobosco al naso. La bocca è succosa, fresca e profonda. Un cenno anche ai bianchi, vista la loro bontà: Sperella è più giocato su freschezza e vitalità, mentre Arneto è un bianco dal lungo potenziale d'invecchiamento.