Michele Braganti prende in mano l'azienda di famiglia a fine anni '90 e si fa notare con il suo primo Chianti Classico, uscito con l'annata 2003. Un vino nato da scelte produttive allora controcorrente - varietà tradizionali, cemento e legno grande - in un'epoca marchiata dai vitigni internazionali e dalle barrique. Oggi, quelle scelte rappresentano un successo e, soprattutto, una messa a punto di una continuità stilistica nel segno di quel "classicismo", proprio dei grandi terroir del vino, che si rivela solo a chi ha voglia di cercarlo. Il Baron'Ugo '20, sangiovese in purezza, colpisce per aromi sfumati, tendenzialmente affumicati, con ricordi di fiori, aghi di pino ed erbe aromatiche. In bocca, la progressione è incalzante: contrastata, ampia e sapida, dalla tessitura tannica raffinata. Ben profilato il succoso e profumato Chianti Classico Il Campitello Riserva '21, dalla trama tannica solida e croccante. Possiede buona energia gustativa il Chianti Classico '22, vivace, fragrante e tonico.