È il 1991 quando Roberto Gatti imbottiglia la prima annata ottenuta da 4 ettari di vigneto. Il duro lavoro, la cura della vigna e la grande qualità in tutta la linea produttiva hanno portato questa azienda agli apici della denominazione. Oggi sono 200 gli ettari coltivati sapientemente dalla famiglia Gatti, dislocati in 20 comuni della Franciacorta. Questo permette ai figli Laura e Matteo, entrambi enologi, di avere uno sguardo completo sul territorio e di interpretarlo in modo impeccabile nelle sue più sottili sfaccettature di annata in annata. Una batteria da applauso a partire dal Brut '16, che strappa un buon punteggio insieme al Milledì '20, l'Extra Brut '16, il Brut Rosé '20 e il Brut non millesimato. Ma il plauso maggiore va al Dosaggio Zero Riserva 33: esemplare per fragranza e definizione aromatica, tra toni di mandorla, zenzero candito, e buccia di limone. Spicca per finezza ed equilibrio d'insieme, il finale è lunghissimo e armonico.