Da una ventina di anni Ermes Pavese è paladino dell'unicità del prié blanc. Supportato da tutta la famiglia, non smette di approfondire le potenzialità di un vitigno così particolare, ancora oggi coltivato a piede franco su suggestive terrazze dislocate tra i 900 e i 1.200 metri sul livello del mare, alle pendici del Monte Bianco. È declinato in una decina di etichette, che affiancano alle versioni classiche del Blanc de Morgex et de la Salle alcune interessanti sperimentazioni come gli spumanti, i metodo ancestrale o quelli pensati con macerazioni sulle bucce. In questa tornata di assaggi ci colpisce soprattutto il Nathan '18, fermentato in barrique: al naso leggere tostature e spezie dolci su note di frutta bianca, al palato è ricco e pieno, con prolungato finale salino. Piacevole il Morgex Le Sette Scalinate '19 con i suoi intensi profumi minerali, accompagnati da una delicata speziatura; in bocca è fresco e fine. Interessante il Pas Dosé Metodo Classico XXXVI 16.