La cantina con sede a Canelli, fondata nel 1892 da Piero Coppo, è da sempre riconosciuta come una delle realtà più significative quando si parla delle denominazioni Barbara d'Asti e Nizza. Oggi, l'attenzione produttiva aziendale si è spostata anche sui Metodo Classico dell'Alta Langa, in concomitanza del recente (2021) passaggio di proprietà dalla famiglia Coppo al manager Gianfranco Lanci (presidente di Lenovo), già proprietario dell'azienda barolista Dosio. Oltre alla lingua dello spumante metodo classico e dello Chardonnay, il futuro di casa Coppo parlerà anche la lingua del Barolo e delle sue sottozone più vocate. Il vino che, però, spicca ancora regolarmente è la Barbera, in particolare il Pomorosso. Il 2021 gioca molto sulle note empireumatiche del caffè tostato e del cacao, che arricchiscono i classici sentori di ciliegia; anche la ricchezza gustativa che trova un buon sostegno nello spunto acido, gioca un ruolo importante. Si conferma tra i migliori Chardonnay italiani anche il Monteriolo, ricco di aromi di nocciola e burro fresco e un palato persistente e di gran classe.