Poco più di tre ettari. È Ilaria Cocco la titolare di questa bella realtà montefalchese che produce vino dal 2008. In effetti la tradizione di famiglia si perde nei secoli e la volontà di Ilaria era anche quella di ridare vita a un'eredità della sua dinastia. L'obiettivo è valorizzare l'areale di Montefalco attraverso vini e vitigni territoriali. Lo si fa con quattro etichette che rappresentano bene il sagrantino, il sangiovese e il trebbiano spoletino. Si predilige finezza, eleganza e beva, pur non tradendo il carattere e le peculiarità delle singole varietà. Più centrata la gamma rispetto agli anni scorsi, tanto da far arrivare Cocco tra le aziende più importanti della regione. Due i vini in finale, il primo è il Phonsano '19, Sagrantino di razza, fitto e avvolgente, dal tannino morbido e mai astringente, profondo grazie a sapidità e spessore. Altissimi livelli per l'Avventata, un Trebbiano Spoletino che esce a un anno dalla vendemmia e conferma come il bianco umbro abbia potenzialità d'invecchiamento. Ottimi anche il Passito e Montefalco Rosso.