Vitigni autoctoni, espressione autentica del territorio dei Castelli romani, in vini d'impianto moderno. Questo lo scopo della sperimentazione di Giulio Santarelli e sua moglie Adriana quando hanno dato vita, nel 1985, all'azienda di Grottaferrata, con la consulenza del professor Attilio Scienza, con cui volevano ripristinare le vecchie varietà autoctone. L'azienda, che prende il nome da una fortezza medievale, conserva ancora oggi una cisterna romana nella quale riposano le barrique. Intenso e sapido il Donna Adriana, che profuma di erbe aromatiche e frutta gialla, dal finale di buona tenuta e freschezza. Di buona materia e frutto il Campo Vecchio Rosso '19, che dopo qualche minuto si esprime con tutto il suo potenziale: prugna e mora, note terrose di radice, liquirizia e un finale grintoso dai toni balsamici e pepati. Viole e frutti di bosco per i Quattro Mori, un morbido e caldo blend di syrah, cabernet sauvignon, merlot, petit verdot, mentre è di bella tipicità il Frascati Superiore, con una spiccata mineralità in chiusura.