La cooperativa di Merano è caratterizzata da una estrema parcellizzazione della sua piattaforma viticola, che è coltivata da un gran numero di soci che spesso non possiede che poco più di mezzo ettaro. Vigne però seguite quasi in maniera maniacale e con la stretta collaborazione del gruppo tecnico guidato da Stefan Kapfinger, per una produzione che vede valorizzata tanto la zona attorno a Merano quanto la più estrema Val Venosta. Dalle vigne adagiate nei pressi di Castel Tirolo la cooperativa ricava un Pinot Bianco '22 di rara finezza, che profuma di frutto bianco maturo, accompagnato da note floreali e da un ricordo di rovere che rimane sullo sfondo. In bocca il sorso segue il carattere delle uve rivelando eleganza, armonia e lunghezza. Il V Years '18 invece esplora la complessità e la maturità del frutto, che trova nella presenza minerale di pietra focaia il giusto completamento. All'assaggio mette in luce un palato ricco, succoso e molto lungo. Molto buono anche il grintoso e profondo Lagrein Segen '21.