Il nuovo decreto su no e low acol è stato accolto con favore dalle imprese vitivinicole. E ci sono anche denominazioni - dal Prosecco Doc al Chianti Docg - che guardano con curiosità al futuro
Sui no alcol il ministro dell’Agricoltura invita i produttori a riflettere: “Irragionevole chiamarli vini”. Ma apre agli espianti per far crescere il valore del prodotto. L'intervista esclusiva del Gambero Rosso
Con la nuova riforma europea delle Ig, il nome del produttore potrebbe diventare obbligatorio. Una vera rivoluzione nel caso dei prodotti a marchio che, però, parte da presupposto errato: siamo sicuri che le cantine vogliano metterci il nome?
Ecco come e perché gli enti che dovevano tutelare la qualità dei vini hanno finito per determinarne non solo il gusto, ma anche il mercato. Allontanando dai Consorzi e dalle Denominazioni i produttori che non si allineano
Chi si è formato tra gli anni Novanta e il 2010 è cresciuto con un mito ben definito: Bordeaux. Ma ora un fantasma si aggira nei locali d'Oltralpe: il rosso più famoso di Francia semplicemente non è pervenuto
Due sono le tipologie di riesling: quello renano e quello italico. In Italia sono presenti entrambi, nell’Oltrepò Pavese è molto diffuso il tipo italico, il renano, invece, è coltivato nelle altre province lombarde, in Veneto, in Friuli e in Trentino...
L'Italia ha ospitato il Wine ministerial meeting, con oltre 30 delegazioni per il centenario dell'Oiv. Lollobrigida: "C'è un aggressione al sistema vino". E sul climate change Moio apre allo scambio reciproco di vitigni
Originario della Borgogna, il pinot nero è il vitigno a bacca nera più aristocratico e difficile da interpretare. In Italia ne esistono due tipologie, una adatta ad essere vinificata in bianco, l’altra perfetta per dare origine a un vino rosso....