Le storiche maison di Champagne stanno acquistando ettari di terreno per produrre bollicine nelle regioni a sud del Regno Unito, approfittando del cambiamento climatico
Il TrentoDoc fa la parte del leone, ma in Trentino ci sono molte potenzialità ancora da sviluppare: gli autoctoni bianchi e rossi, i tagli bordolesi, i vini d'alta quota, i vini dolci e quelli d'alta quota.
La querelle tra consorzi per aggiungere l'indicazione del vitigno alla Doc Piemonte è arrivata al capolinea: il Comitato vitivinicolo regionale ha detto no. Ma si apre la strada per estenderlo ad altre denominazioni, in primis al Monferrato.
Conferma la sua vocazione spumantistica, la Lombardia, con la Franciacorta in testa, seguìta subito dall'Oltrepò. Ma non mancano ottimi vini rossi soprattutto quelli della Valtellina.
Un 2015 con alte temperature e una settimana di piogge ad agosto ha regalato vini dal profilo molto diverso dai classici della Valle d'Aosta. Tra questi, sono 5 quelli che hanno meritato il massimo punteggio, che diventano 6 con un...
Continua il nostro viaggio nella poesia per conoscere, attraverso le liriche più belle, il mondo e la società. Siamo arrivati quasi ai giorni nostri, e scopriamo, ancora una volta, in che modo i poeti parlano di vino.
In visita da Perrier-Jouët tra assaggi di grandi bottiglie e visite guidate, per scoprire la storia e i metodi di produzione di una della più importanti maison di Champagne.
Dal pigato al vermentino, dal rossese all’ormeasco, dal bosco all’albarola, dalla bianchetta genovese alla lumassina, l’elenco è lungo. Sono gli autoctoni della Liguria, figli di una vitcoltura di confine tra mare e montagna che regala della piccole gemme enologiche.
Il viaggio vitiviticolo sulla via Emilia parte dai Colli Piacentini e prosegue per Modena, con il suo Lambrusco, passa per i Colli Bolognesi del Pignoletto e arriva poi in Romagna dove il Sangiovese fa la parte del leone. Ma c'è...
Un 2014 piovoso e un 2015 caldissimo hanno messo in difficoltà il comparto vitivinicolo del Lazio, con risultati che obbligano a una seria riflessione all'approccio produttivo in vigna e in cantina.
17 i premiati solo tra i Verdicchi, di Matelica e dei Castelli di Jesi e 3 tra gli Offida Pecorino: le Marche del vino affermano, anno dopo anno, la loro vocazione bianchista